900 Un secolo di pittura nel Biellese - a Cura Di Bruno Pozzato
900 Un secolo di pittura nel Biellese - a Cura Di Bruno Pozzato
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- EDITORE: Tipografia Botalla - Biella
- AUTORE: Bruno Pozzato (a Cura Di)
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008
Pagine 96 - a colori.
Copertina morbida.
L’idea di una riflessione sull’arte e sugli artisti del Novecento nel Biellese non è soltanto una tardiva trovata per ricordare che cos’è successo durante il XX secolo; e neppure il tentativo di esprimere, quale che sia, un giudizio di valore su questo periodo che ci siamo lasciati alle spalle. Si tratta invece di verificare alcune peculiarità che, secondo noi, sono maturate nel corso del primo e del secondo Novecento; la più importante delle quali è senza dubbio quella di avere dato vita ad eventi creativi ed artistici di risonanza mondiale: si pensi alla presenza di biellesi come Franco Costa (pittore) e Nicola Mosso (architetto) nel gruppo torinese dei Secondo-Futuristi; al ruolo svolto da artisti come Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio e Ugo Nespolo nell’ambito del movimento noto col nome Arte Povera; alla funzione svolta per una decina d’anni da Manifesto 0 con Passaggi a Nord Ovest, voluta da Luciano Pivotto, Giovanni Ozino Caligaris, Armando Riva e Ugo Paschetto; e in particolare la nascita della Cracking Art creata da Omar Aprile Ronda, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi, Carlo Rizzetti, Kicco e William Sweetlove.
A restituire al Biellese un ruolo molto importante nel superamento di alcune sia pur nobili resistenze tradizionaliste sono artisti come Costa, Pozzi, Carletti, Tempia, Bora nella prima metà del XX sec., e Mosca, Sella, Pozzato, Santi, Platinetti, Fico, Micca, Castaldi, Cori, Reivella, Guala e altri nella seconda metà del ’900. Senza di loro non avremmo forse potuto contare sulla possibilità di produrre, rompendo una situazione di isolamento culturale che per certi versi persiste ancora, gruppi e movimenti d’avanguardia. Nel Biellese, l’Ottocento non è confrontabile con il Novecento, in tutti i campi della creatività artistica: pittura, scultura, architettura. Fatta salva la presenza di Lorenzo Delleani, la cui pittura si è collocata alla testa dei movimenti più avanzati del suo tempo (il Paesismo Piemontese, la Scuola di Rivara), per il resto e per una serie di fattori che meriterebbero di essere approfonditi (la monocultura industriale, una certa idea del lavoro come valore etico e morale, la difesa della propria identità), ha dominato la tradizione, con i suoi meriti ma anche con i suoi limiti.
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