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Al suono della campana. A.D. 1480 la conquista degli Statuti nella Contea di Masino

Al suono della campana. A.D. 1480 la conquista degli Statuti nella Contea di Masino

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Dettagli prodotto :
  • EDITORE: Tipografia Ferraro - Ivrea
  • AUTORE: Battista G. Trovero
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1990
  • COLLANA: Il Canavese ieri e oggi

Pagine 264 - illustrazioni in nero.
Copertina flessibile con risvolti.
Libro in ottime condizioni.

Dalla presentazione:
Carte di franchigia e statuti comunali sono acquisizioni preziose e fondamentali delle comunità canavesane del basso medioevo. Caravino non è stata da meno degli altri borghi e nel 1480 è riuscita ad ottenere i suoi statuti per concessione dei Masino.
Battista G. Trovero, che a Caravino ha dedicato alcuni anni fa un libro denso di storia e dati di cronaca, propone ora una comoda lettura degli statuti di Caravino, cinquecento anni dopo la loro emanazione.
Tra mito e storia l’autore rievoca l’ambiente nel quale gli statuti del 1480 sono venuti sorgendo: da una parte la progressiva crescita - anche in termini di aspirazioni personali, oltre che di possibilità economiche e prestigio sociale - di alcune figure di notabili comunali, dall’altro le difficoltà anche economiche dei Masino, conseguenti alle tristi vicende di Giacomo Valperga ed alla sua stessa morte, che possono aver indotto il figlio Lodovico alla concessione degli statuti.
Un’ampia parte del libro illustra schematicamente nei dati salienti le vicende dei villaggi della Contea di Masino nel contesto canavesano e piemontese dalle prime notizie sino al momento dell’approvazione degli statuti, per consentire al lettore di inquadrare la portata di questi ultimi. Segue poi la traduzione degli statuti, il cui testo latino bassomedioevale rischia oggi purtroppo di non poter essere sempre chiaramente inteso, se non riportato in italiano. Infine, una ricca appendice di dati e documenti fornisce ulteriori notizie al lettore desideroso di approfondimento.
Dal basso medioevo alla codificazione gli statuti comunali sono stati espressione di un’autonomia locale che, se è oggi considerata nell’ottica del predominio del potere centrale, per secoli è stata valutata invece come germinazione di un potere locale, di fronte al quale doveva arrestarsi l’autorità superiore. La situazione di Caravino e dei paesi della Contea non si scosta da ciò, anche se l’incombente presenza di Casa Masino ha sempre compresso notevolmente le aspirazioni delle diverse comunità locali loro soggette.
All’inizio del Novecento l’opera meritoria del Frola ha permesso a sua volta al Canavese di avere l’edizione di un corpus statutario organico, quale poche altre terre italiane possono vantare: da questa imponente raccolta normativa Battista G. Trovero desume ora il testo statutario, per offrirlo in comoda traduzione al lettore moderno.
Il libro rappresenta un atto d’amore dell’autore verso la propria terra, in un momento nel quale la ripresa d’interesse per le storie particolari e locali e la ricerca delle radici portano a dialogare col proprio passato, più o meno remoto: in questo caso è un passato di mezzo millennio, che riaffiora grazie all’appassionata ricerca ed alla scorrevole penna di Battista G. Trovero, che attrae il lettore, specie se amante della sua piccola - ma cosi ricca e partecipata - storia locale.
Gian Savino Pene Vidari
Ordinario di Storia del diritto italiano
Università di Torino

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