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Controstoria del Vercellese nel Risorgimento. Le campagne piemontesi dell'Ottocento fra guerre, briganti e miseria

Controstoria del Vercellese nel Risorgimento. Le campagne piemontesi dell'Ottocento fra guerre, briganti e miseria

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Dettagli prodotto :

  • EDITORE: Storia Ribelle - Biella
  • AUTORE: Roberto Gremmo
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013

1^ edizione.
Pagine 184 - copertina flessibile con risvolti.
Libro come nuovo.

Per i popolani ed i contadini del Vercellese II "Risorgimento" non fu un'epoca gloriosa ed eroica ma una lunga stagione infausta e luttuosa.
Per decenni le campagne fra Elvo, Cervo e Sesla restarono incolte e i paesi furono saccheggiati da eserciti di diversa bandiera ma sempre prepotenti.
Sbandati e disertori occuparono militarmente le borgate fin dal tentato colpo di stato che aveva coinvolto Carlo Alberto nel 1821, poi nelle sciagurate imprese del 1848 ed ancor più nella guerra annessionista del 1859 imposta da Cavour per conquistare la fertile Lombardia.
Insensibili alla retorica patriottarda, preoccupati per i destini delle loro famiglie, spaventati da conflitti che non avevano voluto, decine di popolani cercarono di sottrarsi agli obblighi di leva; il vice-sindaco di Tronzano fini in prigione per essersi rifiutato di collaborare coi gerarchi sabaudi rovinando i raccolti; i sacerdoti pacifisti furono schedati dalla polizia come pericolosi 'sovversivi'.
Il Piemonte risorgimentale non fu mai un'isola felice e, con la guerra all'orizzonte, la protesta sociale crebbe a dismisura.
Nel 1853 i popolani di Borgo d'Ale si ribellarono alle nuove tasse imposte da Cavour; nel 1859 i 'giornalieri' del canale Cavour si scontrarono coi carabinieri chiedendo paghe più umane; il sacerdote Borghesi denunciò le condizioni di schiavitù dei contadini di Cavour.
E poi c'erano i briganti. Imperversavano fra strade e boscaglie a Santhià, Gattinara, Livorno, Trino, Salasco, Asigliano e San Germano mentre dappertutto si davano al mal fare vagabondi, fuorilegge e giovani oziosi.
Le vicende 'altre' dei contadini piemontesi schiacciati da eventi più grandi di loro ed il mondo dei marginali e della devianza criminale popolana rivivono in queste pagine.
La controstoria del mondo dei vinti fra Santhià e Vercelli è stata finalmente scritta grazie ad una ricerca basata su documenti inediti d'archivio.

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