Emanuele Sella. Bibliografia, corrispondenza, iconografia + La figura e l’opera di Emanuele Sella. Atti del Convegno

• EDITORE: Sella Di Monteluce Foundation Docbi - Centro Studi Biellesi
  
• AUTORE: Marcello Vaudano (a Cura Di)
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1997 - 1999

2 volumi rispettivamente di pagine 102 e pagine 86 con fotografie in nero e copertina morbida.
In buone condizioni (il primo libro ha lievi tracce di umidità al bordo superiore nella parte a destra).

Introduzione primo libro:
L’obiettivo che si propone questa pubblicazione è di fornire uno strumento che contribuisca a meglio circoscrivere l’opera e la personalità di quell’ingegno vivace, profondo e poliedrico che fu Emanuele Sella. Gli economisti più prestigiosi della prima metà del Novecento - da Pantaleoni a Pareto, da Mosca ad Einaudi - lo hanno apprezzato, a volte stringendo con lui vincoli d’affetto sincero. Un’intera generazione di uomini di cultura biellesi si è formata con lui e grazie a lui. Passati più di cinquant’anni dalla morte è sembrato non solo giusto ma anche opportuno riproporre la sua figura per una riflessione che, a partire da quanto di lui è già stato studiato, possa allargare il campo ad aspetti non ancora conosciuti o sufficientemente approfonditi. Si troveranno qui di seguito una scheda biografica, la bibliografia completa, il catalogo della corrispondenza da lui ricevuta e una sezione iconografica.

Introduzione secondo libro:
Con la pubblicazione degli atti del convegno La figura e l’opera di Emanuele Sella (1879-1946), tenutosi a Palazzo Sella di Mosso Santa Maria il 13 settembre 1997, si completa l’operazione voluta e condotta congiuntamente da Sella di Monteluce Foundation e DocBi-Centro Studi Biellesi, il cui scopo era (ed è) di riproporre all’attenzione degli studiosi il contributo ideale fornito da Emanuele Sella alla cultura economica, politica, letteraria e storica della prima metà del Novecento.
Il dato comune che viene evidenziato tanto nelle relazioni preparate ad hoc quanto negli interventi spontanei, è senz’altro la complessa interdisciplinarietà dell’opera di Sella, sempre in cerca di proficue contaminazioni metodologiche, concettuali e terminologiche tra ambiti disciplinari anche molto diversi (si vedano, al proposito, le insistenze di Claudia Rotondi sull’importanza delle analogie biologiche o, per quanto concerne gli studi sul Biellese, la tesi sostenuta da Marco Neiretti di un Sella precursore della Nouvelle histoire). Soprattutto in ambito economico, il lettore attento non faticherà a rinvenire negli interventi degli studiosi un’altra costante sottolineatura: Emanuele Sella ha dato molto di più di quanto la cultura ufficiale del suo tempo gli abbia riconosciuto, introducendo nel dibattito elementi di novità solo più tardi acquisiti come patrimonio comune (e, tra l’altro, senza che gli venissero mai attribuiti). Già Luigi Einaudi, del resto, rimarcava l’eterodossia e il sostanziale isolamento di Sella rispetto all’ambiente economico accademico, imputandoli non già alla mancanza di pregnanza concettuale ma piuttosto a quel suo gusto di argomentare per paradossi, servendosi arditamente di suggestioni teologiche oppure biochimiche, oltre che alla prolissità e originalità spesso ostica della sua prosa.