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George Grosz. Arte e politica nella Repubblica di Weimar

George Grosz. Arte e politica nella Repubblica di Weimar

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Dettagli prodotto :
  • EDITORE: Edizioni Di Comunità
  • AUTORE: Beth Irwin Lewis
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1977
  • COLLANA: Saggi di cultura contemporanea

Libro in ottime condizioni (nella seconda di copertina piccolo timbro ex-libris). Copertina morbida.

Pagine 365 - con 82 illustrazioni in bianco e nero.

Il libro è arricchito dalla riproduzione di oltre ottanta disegni di Grosz, testimonianza indispensabile per lo storico dell’arte come per lo storico della Germania del ventesimo secolo.

George Grosz è stato un pittore tedesco. Nato nel 1893 fu attivo esponente della sinistra radicale nella Germania di Weimar.
Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Dresda (1909-11), frequenta con delle interruzioni la Scuola d’Arte di Berlino fino al 1917. Nel 1913 soggiorna a Parigi, dove entra in contatto con le avanguardie del cubismo e del futurismo.
Durante la Prima guerra mondiale realizza disegni e caricature in opposizione alla guerra e dipinti che attaccano la corruzione sociale della Germania dell’epoca, dal capitalismo alla prostituzione, dalla casta militare prussiana alla classe media.
Nel 1920 tiene la sua prima personale, alla galleria Neue Kunst / Hans Goltz di Monaco, e partecipa alla ’’ Prima Esposizione Internazionale Dada ’’ di Berlino, svolgendo un ruolo preminente all’interno del movimento Dada.
La produzione artistica di quegli anni si basava su un linguaggio di matrice cubista e futurista che partiva da fonti artistiche auliche del passato per approdare a modelli iconografici popolari. Passò così da disegni caricaturali ad apocalittiche e violente vedute urbane ad una grafica programmaticamente politica, per approdare infine al movimento della Nuova oggettività, alla cui mostra di Mannheim del 1925 Grosz partecipò.
Con l’avvento del nazionalsocialismo decide nel 1933 di trasferirsi negli Stati Uniti, dove insegna alla Art Students’ League di New York e apre una scuola di pittura insieme al pittore Maurice Sterne. In questo periodo realizza numerosi acquerelli di grande formato con temi urbani, ma anche scene apocalittiche che alludono alla situazione tedesca.
Nel 1958 tornò a vivere in Germania e morì a Berlino il 6 luglio 1959.

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