Gli eredi dei gangsters - di Maurizio Chierici

• EDITORE: Fratelli Fabbri Editori
  
• AUTORE: Maurizio Chierici
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1973
• COLLANA: Sottoaccusa

Pag. 156 - con fotografie in bianco e nero nel testo.
Copertina rigida.
Libro in più che buone condizioni.

Un viaggio sconvolgente dentro cosa nostra. In primo piano le interviste coi familiari e gli amici di Albert Anastasia, Joe Bonanno, Vito Genovese, Lucky Luciano, Joe Colombo, i nomi più famosi del gotha del crimine. Gli eredi dei gangsters USA hanno messo il doppiopetto. Nella loro cornice di rispettabilità tentano di difendere i nonni, i padri e se stessi, presentandosi come vittime della repressione poliziesca. La loro arringa, però, si conclude sempre con una sorta di sconcertante elogio della violenza. Vivendo di mafia, rivendicano il diritto di gestirne le gesta criminose in quanto uomini d’affari.
Già Mario Puzo ha scritto la mafia è un business che spara; e Nat Marcone, presidente della Lega degli italoamericani, ma cittadino USA, afferma: Qui non ci sono angeli. Dal Presidente in giù hanno molto da nascondere. Chi fa politica ha bisogno di denaro. Sa quanto costa una campagna elettorale? Da 800000 a due milioni di dollari. Da dove vengono fuori? Si truccano gli appalti, si fanno autostrade inutili, si costruiscono ponti che crollano e aeroporti che non servono. Infine lo scrittore Gay Talese (una delle voci registrate da Maurizio Chierici in questo straordinario reportage, nato da una inchiesta fatta al seguito di una troupe televisiva guidata da Enzo Biagi) commenta: La mafia, in questo paese, fa parte di un sogno americano. Gli Stati Uniti sono una nazione di gente interessata a migliorare la propria situazione, a far soldi e a rincorrere benessere e successo. Essere un gangster negli Anni Trenta era un modo di diventare un capitalista.