I colli storici del Garda - di Franco Nardini

• EDITORE: Ecoedizioni
  
• AUTORE: Franco Nardini
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1989
• COLLANA: La natura e l’uomo

Pagine 102 - con illustrazioni in bianco e nero ed alcune a colori.
Coperta rigida in tela e cofanetto.
Libro in ottime condizioni.

La corona di territorio che cinge la parte meridionale del lago di Garda, quella dove accaddero gli avvenimenti qui descritti, è costituita dall’anfiteatro morenico più grande d’Italia. Muovendo dagli ultimi contrafforti delle Alpi, esso si sviluppa per circa 100 km in una complessa cerchia di colline, di terrazzi, di piani ondulati; aggira il basso lago, toccando la Valtenesi, Lonato, Montichiari, Carpenedolo, Castiglione delle Stiviere, Solferino, Cavriana, Volta Mantovana e, al di là del Mincio, passando per Custoza, fino oltre Pastrengo. Degrada poi nella pianura padano-veneta in direzione di Brescia, Mantova e Verona.

Dall’introduzione:
Non tutti i colli italiani hanno la notorietà di quelli che figurano sulle carte geografiche con valori antichi come i colli Euganei, quelli Berici, gli Albani o non godono di fama come i sette colli di Roma.
Da tempi remoti, tuttavia, l’incanto tutto mediterraneo del paesaggio richiama intorno al lago
di Garda gente da ogni parte, soprattutto d’oltralpe, per il clima eccezionale che si effonde fin
sulle alture attornianti le acque.
Fra quelle balze e colline, distese a formare il più grande arco morenico d’Italia, furono combattute battaglie che hanno inciso in maniera fondamentale nella storia del nostro Paese. Sul finire del Settecento, Napoleone Bonaparte vi concluse vittoriosamente una fase della campagna d’Italia, venendo a sconvolgere gli antichi regimi con «le riforme della ragione». La meteora napoleonica avviò un processo di rinnovamento che cominciò a essere un fatto concreto solo una settantina d’anni dopo, in seguito a un’altra battaglia combattuta entro l’arco morenico del Garda, tra Solferino e S. Martino, la più sanguinosa del nostro Risorgimento.
Tuttavia la notorietà dei colli gardesani sarebbe ancora poca cosa, se derivasse esclusivamente dalle battaglie.
Quei colli attingono alla storia universale, superando i limiti di quella locale e nazionale: la tragica esperienza della guerra, vissuta proprio in quei luoghi da uno svizzero, animato da un profondo culto del valore dell’uomo, ha fatto scoccare la scintilla ideale per la fondazione di una grande opera di solidarietà umana.
A Castiglione delle Stiviere maturò in Enrico Dunant l’idea della Croce Rossa come organizzazione internazionale e se ne fece volitivo promotore.
È questa una coerente occasione per continuare la collana La natura e l’uomo - promossa
dal Gruppo Ecoservizi - iniziata con il libro di Attilio Mazza «Cargnacco prima di d’Annunzio».
La ricerca dell’autore ripercorre alcune tappe della nostra storia attraverso il valore di uomini, famosi e sconosciuti, che hanno vissuto e sofferto per un migliore equilibrio tra i popoli.
L’Editore