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I partigiani vercellesi e il sangue dei vinti. Dal delitto dell’Isola alla strage dell’Ospedale Psichiatrico

I partigiani vercellesi e il sangue dei vinti. Dal delitto dell’Isola alla strage dell’Ospedale Psichiatrico

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Dettagli prodotto :

  • ISBN: 9791280561978
  • EDITORE: Botalla Editore - Gaglianico (bi)
  • AUTORE: Roberto Gremmo
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2025

Pagine 208 - copertina flessibile con risvolti.
Libro NUOVO.

Nella primavera del 1945 le ore successive all’ingresso dei partigiani a Vercelli non furono solo momenti di esultanza popolare per la fine della guerra ma anche tempi tragici e bui di incontrollata violenza e di morte.
Entrati in città prima degli Alleati, i Garibaldini non s’erano limitati ad assumere i pieni poteri ma incoraggiati dai loro comandanti molti uomini delle 'Brigate Partigiane' in diversi casi si dettero al saccheggio ed a violenze inaudite contro persone indifese, sicuri dell’immunità perché i loro capi avevano impartite disposizioni di andare nelle case di tutti quelli che potevano essere, comunque, compromessi col fascismo ed asportare quanto potevano.
I Carabinieri calcolarono che dal 26 aprile al 15 maggio furono eliminate in Provincia e specialmente a Vercelli e Biella oltre 300 persone e molte delle loro salme, occultate chissà dove, non vennero mai ritrovate.
In quelle ore senza legge a Vercelli vennero eliminati senza pietà diversi fascisti o presunti tali e furono commessi dei veri e propri crimini comuni, primo fra tutti il 'delitto dell’Isola' del 7 maggio 1945 quando un gruppo di partigiani uccise a sangue freddo l’ormai inerme membro della Guardia Nazionale Repubblicana Luigi Bonzanini e tre povere donne, Elsa e Laura Scalfi e Luigia Meroni, gettando i loro cadaveri nel fiume Sesia.
Analoghe stragi vennero compiute all’Ospedale Maggiore, all’Ospedale Psichiatrico, a Trino, Santhià, Balocco, Albano. Crevacuore e San Germano mentre un Tribunale del Popolo segreto emanava sentenze di morte ed il canale Cavour diventava un cimitero senza croci di decine di assassinati.
Era il sangue dei vinti che scorreva come in mezza Italia per l’azione violenta e criminale di squadroni della morte che giravano ben organizzati per una 'seconda ondata' totalitaria.
Sulla base di una ineccepibile documentazione archivistica inedita questo libro descrive gli eventi più tragici della storia recente di Vercelli.
Queste vicende indignano tutti coloro che, come l’Autore, si richiamano ai valori di giustizia e libertà della Resistenza. Ma non vanno nascoste.

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