Il triangolo delle bombe. Gli attentati all’Arcivescovado di Milano dal 1919 a piazza Fontana

• EDITORE: Storia Ribelle - Biella
  
• AUTORE: Roberto Gremmo
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011

1^ edizione.
Pagine 240 - copertina flessibile con risvolti.
Libro NUOVO.

Al centro di Milano, le vie Arcivescovado e Palazzo Reale formano con piazza Fontana una sorta di ’triangolo delle bombe’ perché per oltre cinquant’anni sono state obiettivo di tragici attentati contro il palazzo che delimitano, quello della curia metropolitana, considerato il simbolo del potere cattolico ambrosiano.
Già nel 1919 un ordigno rudimentale venne fatto recapitare alla portineria di piazza Fontana ed in seguito fu accusato d’esserne il mandante Benito Mussolini, all’epoca fanatico anticlericale.
Nel 1928 nei sotterranei di via Arcivescovado fu rinvenuta una bomba, collocata da un gruppo di congiurati antifascisti contigui alla Massoneria che risultarono anche responsabili negli stessi mesi della strage di decine d’innocenti in piazzale Giulio Cesare.
Nel 1956 un congegno esplosivo posto sotto le finestre di via Palazzo Reale provocò gravi danni all’edificio curiale e causò la morte dell’anziana madre di un sacerdote.
L’11 febbraio del 1969 proprio di fronte all’ingresso principale del complesso arcivescovile, in piazza Fontana si mobilitarono per un raduno anticlericale gli anarchici più determinati, ’fraternamente’ affiancati dai laicisti più accesi.
Era una sorta di prova generale della ’contestazione’ più estrema contro la Chiesa milanese, una chiassata favorita dalla presenza nella stessa piazza di una ’base rivoluzionaria’ nell’ex albergo Commercio.
Ma in estate l’edificio ’espropriato’ venne sgomberato dalla polizia, provocando la reazione degli occupanti che minacciarono di vendicare questo crimine.
Non per caso, dopo pochi giorni, esplose un ordigno di fronte al Comune di Milano mentre il 12 dicembre, ancora nella piazza prospiciente l’Arcivescovado, l’uomo della borsa’ portò un micidiale aggeggio alla Banca Nazionale dell’Agricoltura e provocò la ’strage di Stato’.
Chiudendo ’il triangolo delle bombe’.