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Invito a Palladio - Rusconi

Invito a Palladio - Rusconi

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Dettagli prodotto :

  • EDITORE: Rusconi
  • AUTORE: Renato Cevese
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1980
  • COLLANA: Immagini

Pagine 190 - fotografie a colori ed in bianco e nero.
Copertina flessibile con risvolti.
Libro in più che buone condizioni.

Andrea, figlio di Piero dalla Gondola, mugnaio, e di Marta la zoppa, nacque a Padova nel 1508. A Vicenza, ove si stabilì definitivamente nel 1524, maturò la sua formazione sia nella bottega degli scultori di Pedemuro San Biagio, nella quale lavorava come tagliapietre, sia a contatto degli ambienti più colti di Vicenza, sui quali emergeva quello dell’illustre lette- rato e dilettante di architettura G.G. Trissino. Questi, riconosciute le eccezionali doti del giovane Andrea, lo soprannomino Palladio. Ospite del Trissino, si recò varie volte a Roma. Intraprese lunghi viaggi per conoscere le architetture dei «latini» entro e fuori i confini d’Italia. In soli quarant’anni di fervido lavoro, rinnovò il volto di Vicenza, anche se non potè portare a termine vari edifici sia privati, che pubblici. Diede a Venezia mirabili fabbriche religiose, costruì in ogni angolo del Veneto - per le famiglie più cospicue di Venezia, Vicenza, Verona - le sue celebri ville con le quali creò una tipologia architettonica assolutamente nuova.
Considerato, specie nell’età dei lumi, il Raffaello dell’Architettura, esaltato da italiani e stranieri come l’interprete più acuto e rigoroso della Classicità, godette, proprio per questo, fama universale. Rilevatore attento e assiduo dei monumenti romani, attinse costantemente alle fonti della cultura antica, avendo come maestro Vitruvio. Se il suo messaggio è prevalentemente intonato in chiave classica, egli dalla norma vitruviana si discosta con agile disinvoltura quando esigenze estetiche e pratiche glielo impongano. Fedele al codice antico, ma pronto anche a rifiutarlo, asistematico e imprevedibile, Palladio non vien meno tuttavia al valore fondamentale del Bello in architettura: cioè all’armonia delle proporzioni nel tutto, come nelle singole parti.
Nessun architetto ebbe così largo seguito in Europa e in America; nessuno fu più studiato e amato anche ai nostri giorni.
Morì a Vicenza nell’agosto del 1580. Ricorre, dunque, quest’anno il quarto centenario della morte. II Veneto lo sta celebrando con Mostre e altre manifestazioni, alle quali fanno eco iniziative molteplici in Paesi europei e nelle due Americhe.
Questo libro vuole aiutare, anche e soprattutto con letture formali, chi si accosti per la prima volta alle opere del Palladio, ovvero chi voglia darsi ragione dell’interesse che hanno suscitato e tuttora suscitano sia presso coloro che sono culturalmente preparati, sia presso coloro che non lo sono affatto.
Quanto difficil cosa sia comprendere l’architettura ben sa chi ne ha tentato con fatica i primi approcci, e assai lieto sarebbe stato di trovare uno strumento capace di fornire la chiave per un proficuo esame di opere nelle quali si realizzi l’armonia delle proporzioni. Se potrà fornire tale chiave, questo Invito al Palladio avrà assolto al suo compito.

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