L’arte del Duecento in Puglia - San Paolo - 1984

• EDITORE: Istituto Bancario San Paolo Di Torino
  
• AUTORE: Maria Stella Calò Mariani
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1984

Fotografie di Paolo Monti, Bruno Calò, Giuseppe Gernone.
Pagine 218 - con 295 fotografie in nero ed a colori.
Copertina rigida.
Libro in buone condizioni, cofanetto in cartoncino leggero con lievi segni d’uso.

Il Regno meridionale fu nel Duecento uno dei più importanti d’Europa: grazie agli interessi molteplici di Federico II di Svevia, la vita culturale della corte spaziò rigogliosa su un vastissimo orizzonte, abbracciando Oriente e Occidente.
Della centralità e dell’apertura del Regno verso il mondo intero una chiara eco risuona nelle parole del pontefice Innocenzo III: «Denique regnum [Siciliae), dives et nobile, inter caetera regna mundi umbilicus et portus est aliorum».
Ma della sua bellezza e del suo fascino il più vivo riflesso è nelle dichiarazioni di Federico: «e ci sentiamo, per dir così, pellegrini fuori della nostra casa quando, chiamati ovunque nel mare tempestoso dell’impero, veleggiamo lontano dalle corti e dai porti di Sicilia».
Egli sentiva il Regno come terra sua propria, diletta al punto da affermare, secondo la scandalizzata testimonianza di Salimbene de Adam, che Dio stesso non avrebbe lodato la terra promessa, definendola «terra stillante latte e miele e straordinaria fra tutte», ove mai avesse conosciuto «la sua terra, vale a dire la Terra di Lavoro, la Calabria, la Sicilia e la Puglia».
Fra queste regioni, fu la Puglia a conquistare il cuore di Federico, con i suoi campi fertili e i boschi, il suo mare, i monumenti, la cultura, la gente. Egli fece della Capitanata il cuore del Regno e di Foggia la «civis imperialis»; costellò le pianure circostanti di splendide «domus solaciorum», le stesse che conobbero, con la gaia animazione di memorabili bandite di caccia, il raccoglimento di letture ed esperimenti, nell’annosa stesura del «De arte venandi cum avibus».