L’Età dell’imperialismo. Europa 1885 - 1918 - Feltrinelli

• EDITORE: Feltrinelli
  
• AUTORE: Wolfgang J. Mommsen
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1970
• COLLANA: Storia universale - vol. 28

1^ edizione.
Pagine 429 - copertina morbida (piega al piatto in basso a destra).
Libro in buone condizioni con pagine un pochino scurite.

Dalla prefazione:
Questo volume tratta un periodo della storia d’Europa in cui alti e bassi sono in stretto contatto. Negli anni compresi tra il 1885 e il 1914 l’Europa aveva raggiunto l’apice della sua posizione di predominio nel mondo in campo politico, economico, culturale e civile. La corsa imperialistica dei grandi popoli europei alla conquista degli ultimi territori ancora liberi coincideva con lo straordinario espandersi dell’influenza europea nel mondo. Nelle capitali dell’Europa, che comprendeva ancora la Russia zarista, venivano prese decisioni politiche di portata mondiale, mentre gli Stati Uniti si tenevano ancora in disparte. Anche sul piano economico il predominio dell’Europa prima del 1914 era indiscusso, benché gli Stati Uniti fossero sul punto di prendere il sopravvento. La prima guerra mondiale condusse rapidamente al crollo dell’egemonia europea nel mondo ed ebbe per conseguenza l’ascesa delle due grandi potenze-guida, gli USA e l’URSS. Così si rispecchiano nella storia di quest’epoca grandezza e miserie della vecchia Europa, della quale la vecchia generazione parla ancora, a volte, con nostalgia.
Ma il tema centrale di questo libro non è costituito dal ruolo politico dell’Europa nel mondo; in questo volume tratteremo soprattutto la storia interna dell’Europa stessa, con tutte le sue vicende e i suoi conflitti, tanto più che la politica imperialistica delle grandi potenze europee dell’epoca si spiega in buona parte in base alla loro situazione interna.
Nella prima parte intendiamo descrivere le forze che hanno fatto da cornice agli avvenimenti politici in senso stretto. Insieme allo sviluppo delle ideologie politiche riveste uguale importanza lo sviluppo economico e quello delle strutture sociali. Il crescente processo di industrializzazione delle economie europee mutò radicalmente le condizioni politiche e sociali d’Europa. Nell’esposizione dei fatti abbiamo dedicato particolare attenzione, nei limiti del possibile, alle singole fasi del progresso industriale nei vari paesi europei, poiché spesso dalle differenze nel grado di sviluppo delle singole economie sono risultate differenze politiche fondamentali. Nel capitolo dedicato a questi problemi e in quello successivo, che tratta del mutamento delle strutture e dei relativi problemi sociali, abbiamo cercato di chiarire gli eventi politici sulla base della storia sociale.
Nella seconda parte del libro l’accento non cade prevalentemente sugli eventi di politica estera, quantunque il titolo possa dare quest’impressione. Le relazioni internazionali delle potenze europee non verranno trattate semplicemente alla stregua di un sistema chiuso, più o meno autosufficiente, come avviene spesso nelle storie tradizionali della diplomazia, ma al tempo stesso in funzione delle rispettive situazioni interne. Per motivi pratici è stato tuttavia necessario separare i due gruppi di argomenti, ma è stata nostra intenzione anteporre nell’esposizione gli sviluppi di politica interna a quelli di politica estera.
Nella trattazione della prima guerra mondiale ci siamo un po’ allontanati da questo schema espositivo. La contesa drammatica dei due blocchi, ai quali si unì man mano la grande maggioranza di tutti i popoli europei, produsse, come conseguenza, inevitabili mutamenti anche nelle strutture costituzionali e sociali dei singoli Stati europei. Gli sforzi immensi verso la mobilitazione di tutte le forze nazionali disponibili e l’aumento della produzione bellica su larga scala, insieme con gli effetti immediati della guerra, accelerarono precipitosamente le grandi evoluzioni sociali già avviate, in particolar modo il processo di democratizzazione.
Wolfgang J. Mommsen