La casa delle tre sorelle - di Jane Smiley

• EDITORE: Club Degli Editori
  
• AUTORE: Jane Smiley
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1993

Pag. 422 - Copertina rigida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni.

Un eccellente romanzo, acclamato da critica e pubblico, che ha vinto contemporaneamente il Premio Pulitzer 1992 per la Narrativa e il National Book Critics Circle Award.
Negli spazi sconfinati dell’America rurale, verso la fine degli anni Settanta, Larry Cook, ricco agricoltore, tirannico e irascibile, regna da monarca assoluto sulla sua fiorente, invidiabile proprietà: mille acri di terra fertilissima, orgogliosamente coltivata da quattro generazioni. Ma nell’estate del 1979 una circostanza straordinaria scuote dalle fondamenta quel microcosmo reso compatto da tenaci legami e che ruota secondo i ritmi scanditi dalle semine, dai raccolti e da un duro lavoro. Il vecchio Cook, improvvisamente, annuncia di voler spartire la tenuta fra le tre figlie: la maggiore, l’accomodante Ginny, la seconda, la battagliera Rose e la minore, Caroline, spirito indipendente, l’unica che sembra conoscere la via per giungere dritto al cuore del burbero patriarca. Questa decisione, al di là della sorpresa e degli interrogativi che suscita, innesca una serie di reazioni a catena che sconvolgono l’assetto apparentemente tranquillo della famiglia. E, al turbamento generale, si aggiunge il ritorno, dopo tredici anni di assenza, dell’affascinante figlio dei vicini, Jess Clark, una presenza che riattizza sopiti palpiti e che rappresenta per tutti una sottile minaccia. Mentre Cook pare perdere ogni contatto con la realtà, vagando ubriaco per le campagne, i generi, decisi a espandere l’attività, si addossano debiti sempre più onerosi e la situazione precipita, sotto il peso di tensioni di colpo affiorate, rivalità, odi e antichi segreti che schierano padre contro figlia, marito contro moglie, sorella contro sorella. Come in Re Lear, cui l’opera s’ispira apertamente, anche qui le donne rivelano insospettati risvolti della loro vita privata... In un racconto a posteriori, la voce di Ginny ripercorre gli eventi, cercando di districare quello che è un oscuro, sconcertante groviglio. E ciò che scopre alla fine non le strappa una lacrima, ma le lascia solo il senso di un’irrecuperabile perdita, la percezione della disfatta di un mondo che credeva immutabile e sicuro. Densa di pathos, una narrazione di rara potenza drammatica, immersa in un’aura d’ineluttabile tragedia, in cui si agitano passioni viscerali e totalizzanti. Apprezzata per la capacità di penetrazione psicologica, la prosa lucida e vibrante, la complessità morale dei temi affrontati, Jane Smiley raggiunge in questo libro, best-seller negli Stati Uniti, il vertice del proprio brillante talento.