La cucina del risparmio. Con una appendice su come ricevere ospiti e amici a tavola. Quattro chiacchiere sul vino per un invito speciale

• EDITORE: Priuli & Verlucca Editori
  
• AUTORE: Maria Teresa Vaudagnotto Bianco
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1994
• COLLANA: I grandi libri

Pagine 200 - illustrazioni in nero e 16 pagine di fotografie a colori fuori testo.
Copertina rigida.
Libro in buone condizioni.

Introduzione:
Questa introduzione non vuole essere il compendio di tutto il sapere culinario, ma un semplicissimo elenco di piccoli consigli che possono essere utili nel quotidiano pensare al «pranzo e alla cena». Nella vita frenetica di oggi, forse quella delle «massaie» è una razza estinta e anche le casalinghe sono rimaste poche, tuttavia qualche momento in cucina bisogna pur trascorrerlo per soddisfare l’appetito di mariti e figli; questi ultimi, poi, bisogna pur compensarli delle loro corse affannose in paninoteca dove si ingozzano velocemente di hamburger e patatine unte o di cotolette fredde e poco appetitose.
In cucina si può inoltre sopperire alla scarsità di tempo con l’uso indispensabile dell’amore e della fantasia che possono far apparire il più semplice dei piatti una leccornia d’alta cucina.
Quando dico amore non mi riferisco tanto al dedicare ore e ore a piatti elaborati e sontuosi (e costosi!), quanto al portare in tavola qualcosa di semplice, ma appetitoso che metta allegria ai nostri commensali, siano essi i famigliari o, possibilmente sovente, i nostri amici.
Una ricetta semplice e banale può trarre vantaggi per gli occhi se non per il palato con un tocco personale badando, evidentemente, a usare il buon senso e ad amalgamare le aggiunte ai sapori di base.
Per esempio un comunissimo pesce finto di tonno e patate modellato da un semplicissimo stampo a forma di pesce, risulterà molto gradevole alla vista se, quando lo si rovescia, si aggiunge un cappero per fare l’occhio, le falde di un peperone rosso per le squame e un geroglifico di maionese a completare il tutto!
Un pugno di gamberetti lessati diventa un piatto da guardare e da mangiare, se detti gamberetti sono adagiati su uno strato di insalatina piccina con una salsa «vinaigrette» e qualche fogliolina di rucola: una fettina di limone infilata sull’orlo della coppa e il piatto è pronto!
Se si cucinano delle verdure diventa ancora più facile ricavarne dei piccoli capolavori,
accostando i diversi colori e sapori in un flan o in un piatto di verdure lesse o fritte che
servono di contorno al pesce o alla carne o, meglio ancora, se servite come piatto unico. Nell’attuale modo di alimentarsi non occorre più, come un tempo avere pranzi di molte portate, vuoi per la carenza di tempo cui accennavo prima, vuoi per la paura di colesterolo, trigliceridi, chili in più e chi più ne ha più ne metta! Quindi ben vengano i piatti più semplici e freschi, meno elaborati e meno conditi.
E’ necessario invece, per una cuoca o aspirante tale, usare al meglio il gusto, il buon gusto e ritagliarsi qualche spazio quotidiano per la preparazione di un pranzo magari senza pretese, ma cucinato con una certa diligenza. Anche la tavola deve essere preparata con cura e ingentilita, se possibile e lo è sempre, con un cestello di frutta o un vasetto di fiori o, perchè no, con tutti e due.
Per concludere se non deve essere vero che viviamo per mangiare, ma è vero il contrario, cerchiamo di farlo con un po’ di entusiasmo e... perché no di allegria!