Le acque e gli acquedotti di Roma antica - Rodolfo Lanciani - Edizioni Quasar

Dettagli prodotto :

• EDITORE: Edizioni Quasar
• AUTORE: Rodolfo Lanciani
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1975

Pagine 616 - copertina rigida in tela color grigio con sovraccoperta.
Libro in più che buone condizioni.
Interni in ottime condizioni.

Di questa opera sono state stampate dallo Stabilimento Tilligraf di Roma 1000 copie su carta Manunzia della Cartiera Ventura, numerate da 1 a 1000. Questa è la copia n. 113.
Ristampa anastatica.

Sesto Giulio Frontino, dalla cui opera "De aquae urbis Romae" prese l'avvio il volume di Lanciani, nacque nel 30 circa dopo Cristo, e mori nel 103 o nel 104. Pretore nel 70, console quattro anni dopo, governò la Britannia fino al 78, sostituito da Agricola; fu curatore delle acque di Roma, e ancora console per due volte. I due libri sugli acquedotti di Roma costituiscono la più completa e attendibile fonte di notizie che ci giunga sull'argomento dall'antichità.

Rodolfo Lanciani (Montecelio, 1845, Roma, 1929), si impegnò giovanissimo in archeologia, ancor prima di laurearsi come ingegnere; a soli ventidue anni rilevò il piano del Porto di Traiano, nel corso degli scavi che vi effettuò il Torlonia: del 1871 è un saggio sulle Mura Serviane. L'anno seguente fu nominato segretario dell'allora costituita Commissione Archeologica Comunale, sul cui bollettino registrò nei decenni successivi lo svolgersi degli scavi e delle scoperte che si andavano compiendo: è impossibile elencare qui gli innumerevoli lavori in Roma, a Ostia e nella Villa Adriana a Tivoli, da lui diretti o ai quali prese parte. Dal 1882 tenne la cattedra di topografia romana nell'università di Roma: tra il 1893 e il 1901 pubblicò i quarantasei fogli della Forma Urbis, la prima carta di Roma antica redatta con criteri scientifici, ancora oggi fondamentale dopo decenni di studi e di nuove scoperte sui frammenti della piana marmorea di età severiana. Lanciani pubblicò anche numerosi volumi di divulgazione di soggetto archeologico in lingua inglese, scritti in forma chiara e piacevole pur nell'estremo rigore del contenuto. Opera monumentale è la Storia degli scavi di Roma e notizie intorno alle collezioni romane di antichità, i cui primi quattro volumi, usciti dal 1902 al 1910, giungono fino ai primi anni del XVII secolo: imponente è il materiale documentario da lui lasciato alla Biblioteca Vaticana o acquistato dallo Stato.