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Le «Marocchinate», gli alleati e la guerra ai civili. Le vittime dell’occupazione militare straniera nell’Italia liberata (1943-1947)

Le «Marocchinate», gli alleati e la guerra ai civili. Le vittime dell’occupazione militare straniera nell’Italia liberata (1943-1947)

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Dettagli prodotto :

  • EDITORE: Storia Ribelle - Biella
  • AUTORE: Roberto Gremmo
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2010

1^ edizione.
Pagine 192 - copertina flessibile con risvolti.
Libro NUOVO.

Nel corso delle operazioni militari in Italia i soldati alleati si abbandonarono a violenze di ogni tipo contro i civili. Marocchini, francesi, inglesi, americani, greci, indiani, soldati di colore ecc. violentarono senza pietà migliaia di donne d’ogni età, bambine ed anziane e persino decine di ragazzini.
Nel corso dell’occupazione militare «democratica» la popolazione inerme subì rapine, furti, danni incalcolabili da soldati alleati ed i colpevoli la fecero quasi sempre franca. Bande di disertori imperversarono, trasformando intere zone del Paese come la pineta di Tombolo in zone franche della peggior malavita. Soldati ubriachi o drogati provocarono dappertutto luttuosi incidenti stradali. Fanatici soldati polacchi anticomunisti intervennero a gamba tesa contro le organizzazioni del movimento operaio italiano che consideravano asservite a Stalin. Inglesi ed americani fecero a gara nell’allestire campi di concentramento per fascisti o presunti tali mentre i soldati «liberatori» mostrarono tutto il loro disprezzo per i carabinieri, la Chiesa e le autorità locali.
Secondo cifre ufficiali, gli italiani vittime della violenta guerra ai civili dei militari alleati sarebbero stati 23.262. ma in realtà furono molti di più.
Anche per questo, dopo l’8 settembre l’Italia liberata diventó un Paese a sovranità limitata.
I partiti politici italiani rimasero ingessati dalla politica di ’solidarietà antifascista’ e non seppero o non vollero reagire mentre la popolazione si oppose spontaneamente in molte città allo strapotere delle truppe straniere, dando vita a violente manifestazioni di protesta.
Basandosi sull’inoppugnabile ed inedita documentazione conservata all' Archivio Centrale dello Stato questo libro controcorrente denuncia per la prima volta la realtà fino ad oggi colpevolmente rimossa o dimenticata della colonizzazione democratica del post-fascismo.

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