L'ebraismo armato. L'«Irgun Zwei Leumi» e gli attentati antibritannici in Italia (1946 - 1948)

• EDITORE: Storia Ribelle - Biella
  
• AUTORE: Roberto Gremmo
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2009

1^ edizione.
Pagine 240 - copertina flessibile con risvolti.
Libro in ottime condizioni con alcune macchioline di umidità al bordo esterno.

Il primo attentato terroristico dopo la nascita della Repubblica Italiana avvenne la notte del 31 ottobre 1946 quando un ordigno esplosivo dilaniò l’Ambasciata britannica a Roma.
Dopo poche ore un comunicato dell’ Irgun Zwei Leumi rivendicò l’azione condotta contro il governo di Londra che osteggiava la nascita dello Stato Ebraico in Palestina.
La polizia italiana riuscì ad individuare alcuni attentatori ed uno di loro venne ucciso, in circostanze mai davvero chiarite, nei locali della Questura di Roma.
L’organizzazione clandestina ebraica tornò a colpire anche nei mesi successivi quando delle bombe vennero collocate in molte città lanciando dei volantini propagandistici, lettere esplosive contro uomini politici inglesi partirono dagli uffici postali italiani ed audaci sabotatori riuscirono ad affondare nei porti di Genova e Venezia le navi che trasportavano armi ai Paesi arabi.
Organizzazione patriottica, l’ Irgun ebbe però inconfessabili contatti anche con gruppi di ex ’repubblichini’ fascisti proprio mentre misteriosi Difensori della Palestina Araba colpivano vigliaccamente dei battelli che trasportavano in Medio Oriente i profughi ebrei.
Per molti mesi, l’Italia fu al centro di una battaglia senza esclusione di colpi che non si concluse nemmeno nel 1948 con la proclamazione dello Stato d’Israele.
Fra le forze politiche italiane, solo il partito di Togliatti, in linea coi ’desiderata’ di Stalin, prese posizione a favore della lotta di liberazione ebraica giungendo talvolta a guardare con simpatia persino all’attività eversiva dei gruppi clandestini dell’ Irgun che riuscirono anche a pubblicare a Firenze un giornale fiancheggiatore.
L’ebraismo armato fu un inquietante fenomeno, a tutt’oggi pressoché sconosciuto che questo libro analizza sulla base di una documentazione inedita conservata all’ Archivio Centrale dello Stato.