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Lettere da Auschwitz. Storie ritrovate nella corrispondenza inedita dal lager

Lettere da Auschwitz. Storie ritrovate nella corrispondenza inedita dal lager

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Dettagli prodotto :

  • ISBN: 9788851198848
  • EDITORE: Utet
  • AUTORE: Karen Taïeb (a Cura Di)
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2022

Prefazione di Ivan Jablonka.
1^ edizione gennaio 2022.
Pag. 265 - con una trentina di fotografie in bianco e nero.
Copertina morbida con risvolti.
Libro nuovo.

«Immagino, mia cara Yvonne, che il tuo naso e la tua gola stiano meglio. Io sto bene», scrive Sylvain Bloch in una lettera vidimata ufficialmente dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Sarà l’unica che invierà. Yvonne gli risponderà trentadue volte senza ottenere mai risposta.
In pochi lo sanno, ma tra il 1942 e il 1945 fu attiva la Brief-Aktion, un sistema ufficiale di corrispondenza tra circa tremila ebrei francesi deportati ad Auschwitz e le loro famiglie. Cartoline brevi, che in un’Europa segnata dalla guerra riuscivano incredibilmente ad arrivare a destinazione, rappresentando spesso per chi era rimasto o era riuscito a nascondersi l’unica occasione di contatto con i propri cari.
La Brief-Aktion è un capitolo della Shoah poco noto ma sorprendente, e a più di settant’anni dalla liberazione dei campi queste testimonianze aiutano a far luce su zone ancora inesplorate della macchina propagandistica nazista. Strani messaggi di speranza scritti sotto costrizione, obbligatoriamente in tedesco e vagliati dalla censura, utili forse a rassicurare il mondo sulla clemenza dei campi di lavoro, o forse a stanare altri ebrei da deportare. E infatti i prigionieri si abituavano a un linguaggio cifrato, a complesse macchinazioni per recapitare queste lettere a casa di amici così da non mettere in pericolo la propria famiglia.
Non c’erano solo queste cartoline ufficiali, però, perché dal campo partivano anche lettere clandestine che a volte riuscivano a evitare i controlli, portando notizie assai meno speranzose sul destino dei deportati. In una di queste, Sally Salomon scrive poche, dolorose parole: «È solo la speranza di rivederti che mi dona la forza di vivere e di abbracciarti presto».
Le Lettere da Auschwitz ci immergono così nella realtà terribile del campo di concentramento, mostrandoci la vita quotidiana al suo interno, le speranze e le preoccupazioni di chi sapeva che non avrebbe più rivisto la propria casa e i propri cari. Scavando negli archivi inediti del memoriale della Shoah di cui è responsabile, Karen Taïeb alterna cartoline ufficiali e carteggi clandestini, riuscendo a ricostruire tassello dopo tassello la storia personale di ventidue deportati. Questo libro è la storia di ventidue persone, strappata all’oblio dell’Olocausto e riconsegnata finalmente alla nostra Storia e alla nostra memoria.

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