Masaccio. Catalogo completo - Octavo Franco Cantini Editore

Dettagli prodotto :

• ISBN: 8880300903
• EDITORE: Octavo Franco Cantini Editore
• AUTORE: Richard Fremantle
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1998
• COLLANA: Biblioteca d’Arte

Pagine 136 - con 78 pagine di tavole a colori.
Copertina rigida.
Libro in buone condizioni con lievi tracce di umidità nelle prime due e nelle ultime due pagine e qualche macchiolina al bordo superiore.

Per capire la personalità di una qualunque figura rivoluzionaria occorre indagare a fondo e ritrovarne non solo le radici individuali, ma anche quelle del tempo in cui visse. Allo stesso modo si dovrà procedere per comprendere a fondo la personalità e l’opera di Masaccio, le cui idee sulla pittura e sul mondo provocarono una rivoluzione tanto imponente, in pittura, da assurgere a una piena popolarità solo più di quattrocento anni dopo, con l’invenzione della fotografia. Attraverso la fotografia, infatti, e soprattutto attraverso l’immagine filmica - che in fin dei conti non è che una sorta di moderno affresco in movimento, proiettato su un muro - tutti quanti, anche i più poveri, meno colti e meno esperti possono apprezzare, possedere e perfino riprodurre a loro volta immagini come quelle ideate da Masaccio.
La rivoluzione di Masaccio non si attuò solo su un piano astratto e spirituale, di mera indicazione di un nuovo modo di esprimere sentimenti e idee, perché di fatto, sulla base del suo nuovo concetto di colore e di forma, egli produsse immagini che divennero quasi reali. Masaccio infatti ci ha mostrato come usare la luce e lo spazio, il chiaroscuro e i contorni, manipolando i colori così da farne risaltare le innate forze fisiche, al di là del simbolismo cristiano a loro tradizionalmente attribuito. Ci ha mostrato che l’occhio, esattamente come la luce, sembra proiettare un raggio sugli oggetti che vede e che, potendo solo immaginare ciò che non arriva a vedere, suggerisce un senso di mistero e drammaticità alla visione che ci comunica. Ci ha insegnato che lo spazio, apparentemente vuoto, in un dipinto può divenire un’entità definita e perfino solida come qualsiasi oggetto tangibile in natura, simboleggiando così libertà di movimento e di pensiero. Infine ci ha insegnato ad apprezzare il valore e la bellezza della natura così come della nostra esistenza naturale e, soprattutto, delle nostre menti quali parti integranti della natura. Nella pittura precedente l’età di Masaccio, il pensiero aveva un’importanza del tutto marginale rispetto all’anima; dopo Masaccio, il pensiero diviene la base della percezione della realtà: da allora non è solo l’immagine a venire percepita come reale, ma anche la proiezione intellettuale ad essa sottesa, il pensiero che l’ha determinata, e questo, anzi, appare forse ancora più reale degli oggetti concreti.
Nella visione medievale del mondo, l’uomo non era che una delle emanazioni della grandiosa mente divina, al pari di tutte le altre cose della terra. Masaccio, e il pensiero rinascimentale in genere, capovolge questa concezione creando una visione antropocentrica del mondo. Facendoci usare gli occhi in modo nuovo, Masaccio ci ha trasportato all’interno dell’immagine dipinta, facendoci apparire reale l’irreale. E’ per questo che intese rendere vera ogni cosa ritratta nelle sue immagini: egli creò per noi delle memorie visive di cose e avvenimenti mai esistiti ma che sembrano più reali di quanto sarebbero stati se veramente lo fossero stati, cosicché possiamo non solo vederli ma anche sentire di esserne parte, di essere lì, nella scena che non si è mai svolta. Anche in questo Masaccio precorse l’avvento della fotografia e della visione politica delle cose, quella visione selettiva che si applica a ciò che noi oggi chiamiamo propaganda.