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Mobili italiani del Settecento + Mobili francesi del Settecento

Mobili italiani del Settecento + Mobili francesi del Settecento

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Dettagli prodotto :
  • ISBN: 9788835500971
  • EDITORE: Leonardo Editore - Milano
  • AUTORE: Giacomo Wannenes
  • ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1991

1^ edizione.
2 volumi in cofanetto rispettivamente di :
- Pagine 236 con 72 tavole a colori fuori testo.
- Pagine 173 con 88 tavole a colori fuori testo.
Entrambi i volumi hanno copertina rigida e sovraccoperta e sono in più che buone condizioni.
Entrambe le sovraccoperte sono un pochino scolorite al piatto nell’angolo in alto a sinistra e al retro nell’angolo in alto a destra.

Nel Settecento il mobile italiano trasforma in mille modi diversi le influenze e le direttive artistiche dettate dalla Francia. Venezia affida alla ricca arte delle lacche il segno inconfondibile della sua personalità non scevra da influenze orientali. Genova inventa il quadrifoglio, motivo ornamentale che inserisce in comò, bureaux, trumò. Il Piemonte segue più da vicino l’evoluzione degli stili francesi, ma in qualche caso vola via libero con ebanisti originalissimi quali un Piffetti e un Bonzanigo. La Lombardia esprime un’arte atipica e peculiare, sul versante della severità. Roma non rinuncia alla sua barocca opulenza di forme e alla ricchezza dei decori. Napoli e la Sicilia s’ispirano con eclettismo ai modelli francesi ma anche a quelli di altre regioni italiane. E in ogni piccolo centro la tradizione regionale e l’orgoglio locale degli ebanisti imprimono una caratteristica diversa ai canoni stilistici del Settecento. All’insegna dell’estro e dell’eterogeneità, i mobili italiani sfuggono in buona parte alle leggi della catalogazione e interpretano con fantasia i principi del gusto dell’epoca. Al di là delle differenziazioni regionali e locali, tutti però si identificano nei due movimenti culturali che dominano il secolo: Barocchetto e Neoclassicismo. Conoscerli e passarli in in rassegna significa incontrare spiccate individualità artistiche e una vasta costellazione di interpretazioni del tema della grazia e della leggerezza.

I mobili del Settecento sono, per inventiva e bellezza, le più alte realizzazioni dell’arte decorativa e stanno raggiungendo quotazioni elevatissime. Dalla Reggenza francese al Neoclassicismo italiano, questa guida accurata e di agevole lettura insegna a riconoscere gli stili con l’occhio di un esperto. Giacomo Wannenes esamina oltre mille pezzi fra mobili e sedili, maioliche, argenti, bronzi, lampadari, e li analizza in ogni componente (materiali, decorazioni, intarsi, variazioni stilistiche) attribuendo a ciascun pezzo una valutazione globale che è giudizio estetico e stima finanziaria. Infine affronta il problema dei falsi in antiquariato, descrivendo i trucchi, le manomissioni e le imitazioni che possono trarre in inganno anche l’occhio innamorato di un collezionista.
La forza creativa del Settecento si esprime nel rielaborare, perfezionare e diversificare tutta l’eredità del passato. Il cassettone diventa comò, il comò comoncino, e nascono vari tipi di comò e comoncini (a due, a tre, a quattro cassetti, con o senza traverse fra un cassetto e l’altro). La poltrona diventa bergère; due bergères e uno sgabello formano la chaise longue. Lo scrittoio diventa scrittoio a schiena d’asino, a cilindro, a ribalta, diplomatica. L’arte dell’arredamento impone nella società del tempo i talenti di una creatività che trasforma gli stili e le forme dei mobili e riflette l’intensità di una vita culturale e sociale in cui a dettare moda non sono più sovrani e nobili ma un’élite di artisti e intellettuali che ai re e ai governi lasciano solo la prerogativa e l’onore di dare il loro nome agli stili che il nuovo gusto impone. Stile Reggenza, Luigi XV, stile di transizione dal Luigi XV al Luigi XVI, stile Luigi XVI, Direttorio: il Settecento è il secolo della Francia.
Imitati dall’Europa intera, gli stili francesi hanno una vita breve ma dinamica, che segue di pari passo le trasformazioni politiche del paese, alternando il trionfo della linea curva che ha per modello il corpo femminile con la grazia più austera del richiamo neoclassico. In tutti i pezzi di ogni stile il segno caratteristico è la raffinatezza, l’eleganza che scaturisce spontanea dall’equilibrio fra le dimensioni e la finezza delle decorazioni.

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