Odio d’amore - di Alfredo Todisco - Mondadori

• ISBN: 9788804362609
• EDITORE: Mondadori
  
• AUTORE: Alfredo Todisco
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1992
• COLLANA: Scrittori italiani

1^ edizione.
Pagine 267 - Copertina rigida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni (le pagine da 87 a 115 hanno una piccola piega vicino al bordo esterno).

Quella di Carina è la storia spavalda e drammatica di una trentenne tentatrice che reincarna l’immagine eterna di Carmen, il tipo femminile che il diavolo da tempi immemorabili si diverte a rimettere periodicamente in circolo per azzoppare gli uomini, specie quelli che, particolarmente cedevoli alle sirene della passione, diversamente da Ulisse si dimenticano di mettersi la cera negli orecchi.
Il carattere di Carmen che rinasce in Carina, bella, intelligente e incolta, è la versione contemporanea di un modello ereditario che si trasmette attraverso i secoli con la fedeltà dell’informazione genetica grazie alla quale una margherita di oggi è uguale a una del terziario.
La protagonista del romanzo è l’ultima edizione di un prototipo femminile che nella storia narrativa conta una lista di precedenti suggestivi, fra i quali, oltre alla Carmen di Mérimée, basta evocare la Manon di Prévost e la Conchita di Pierre Louys. Ciò che accomuna il fascino rischioso di questi personaggi nella galleria delle belles dames sans merci, oltre la seduzione, l’imprendibilità, la contemporaneità del sì e del no, è la vocazione a portare o a imporre in ognuna delle relazioni in cui si coinvolgono il demone scomodo e spesso micidiale dell’indipendenza, del desiderio assoluto di libertà.
In Odio d’amore - e l’odio, come avverte l’autore, non è se non amore deluso nel profondo - Carina, pur apparentemente coinvolta in un legame con un uomo un po’ più giovane di lei, per motivi che da principio mirano forse a una gratificazione narcisistica, irretisce e seduce Roberto Senesi, un agiato scapolo più vicino ai sessanta che ai cinquanta il quale, al di là della fortuna che gli ha permesso di coltivare privilegiatamente la sua vita fra libri, arte e viaggi, cammina lungo il ciglio di un tormento che gli viene dalla sua scarsa attrazione per le donne.
All’incontro con Carina il maturo rentier si infiamma, e ciò che rende più angosciosa la felicità della sua caduta, e la sua dipendenza dal fascino di lei, non è solo la differenza di età ma anche la scoperta in extremis dl paradiso sconosciuto dei sensi, e una situazione emotiva in cui il primo amore della sua vita non può non apparirgli se non come l’ultimo possibile.