Poesie (1924-1964). Eros, passione, dolore

• ISBN: 9788817152549
• EDITORE: B.u.r. Biblioteca Universale Rizzoli
  
• AUTORE: Pablo Neruda
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1997
• COLLANA: Superclassici

Pagine 177 - copertina morbida.
Libro in ottime condizioni.

Pablo Neruda ha scritto forse alcuni dei più bei versi del Novecento. «Nel quarto decennio del nostro secolo,» scrisse Julio Cortázar «cade sopra una generazione latinoamericana stupita e imbestialita un’enorme alluvione di parole cariche di materia spessa, di pietra e di licheni, di sperma siderale, di venti del litorale e gabbiani della fine del mondo, un inventario di rovine e di nascite, una nomenclatura di legni e metalli e pettini e donne e faraglioni e splendide bufere e tutto ciò, come tante altre volte, dall’altra parte del mondo, dove un poeta guarda al di sopra del mare il suo Cile remotissimo e lo comprende e lo conosce...»
Chi aveva visto meglio di tutti era stato quasi subito, nel 1934, uno straordinario lettore come Federico García Lorca: «Un poeta più vicino alla morte che non alla filosofia, più vicino al dolore che all’intelligenza, più vicino al sangue che all’inchiostro. Un poeta pieno di voci misteriose che per fortuna lui stesso non sa decifrare: un uomo vero che ormai sa che il giunco e la rondine sono più eterni della guancia dura della pietra... In Pablo Neruda crepita la luce ampia, romantica, crudele, esorbitante, misteriosa, dell’America. Blocchi sul punto di sprofondare, poemi sostenuti sull’abisso da un filo di ragno, sorriso con una lieve sfumatura di giaguaro, grande mano coperta di pelo che gioca delicatamente con un fazzolettino di trina».