Puer natus est nobis. La Natività di Cristo nell’arte medievale

• ISBN: 9788805056828
• EDITORE: S.e.i. Società Editrice Internazionale - Torino
  
• AUTORE: Teresa Perez-higuera
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1996

1^ edizione.
Nota introduttiva di Carlo Bertelli.
Pagine 270 - tavole a colori.
Copertina rigida in tela azzurra con sovraccoperta (lievemente rovinata al dorso al bordo superiore ed al retro nell’angolo in alto a destra).
Libro in più che buone condizioni.

Non vi è alcuna ragione storica per ritenere che Gesù sia nato nella notte del 25 dicembre. Ma poiché nel IV secolo la Chiesa di Roma, poi seguita dalle altre, fissò quel giorno nel proprio calendario liturgico, la festa di Natale è da allora associata al solstizio d’inverno: Gesù nasce con il nuovo sole, anzi, come cantavano con le parole di san Zenone di Verona i cristiani riuniti nelle prime basiliche, Gesù è il Nuovo Sole che rischiara la terra. La Santa Notte è entrata nelle carole di Natale e da quando, specialmente nei Paesi Bassi all’inizio del Quattrocento, la pittura ha incominciato a rappresentare l’incanto delle luci e delle ombre, è diventata un tema di profonda commozione nelle raffigurazioni della Natività.
In molte delle Annunciazioni qui illustrate il piccolo Gesù vola verso la Madre recando con sé una piccola croce: tutto è dunque predisposto, anche il sacrificio finale. Lo sapeva Maria? Secondo sant’Anselmo, che scriveva nell’XI secolo, quando Maria ricevette l’annuncio dell’angelo stava leggendo la Sacra Scrittura. Molti pittori hanno raffigurato Maria in lettura all’arrivo dell’angelo. Dunque Maria doveva essere pienamente consapevole quando rispose: Ecce ancilla tua.
Di conseguenza gli artisti si sono trovati di fronte a un problema assai impegnativo. Maria non è una qualunque mamma felice che si aspetta grandi soddisfazioni dal figlio; è nello stesso tempo gioiosa e mesta; oppure, come la immaginano spesso i pittori toscani del Trecento, come quello che ha illustrato le Meditazioni attribuite a san Bonaventura, focosamente appassionata, come se volesse dare tutta se stessa al suo Bimbo destinato a morire sulla croce.
La vicenda umana di Maria apparve sin dai primi secoli tanto straordinaria da invitare a immaginare tutta una serie di piccoli incidenti che ne definissero la personalità, ivi compreso il prendersi cura del piccolo Giacomo, figlio di Giuseppe. L’Occidente ha pescato con mano leggera in questi racconti detti apocrifi per distinguerli dai vangeli canonici (apocrifo significa segreto, e dunque privato opposto a ufficiale), ma l’arte bizantina vi ha insistito con molta grazia, come dimostrano qui le miniature che illustrano le omelie del monaco costantinopolitano Giacomo Kokkinobaphos.
La venuta di Gesù fu l’occasione di ....