Radio pattuglia - Edward Sullivan e Charles Schmidt - Sugar Editore

Dettagli prodotto :

• EDITORE: Sugar Editore
  
• AUTORE: Edward Sullivan e Charles Schmidt
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1971
• COLLANA: L’Olimpo dei fumetti

Pagine 182 - a fumetti in bianco e nero.
Copertina rigida.
Libro in più che buone condizioni.

Nel novembre del 1932 sette milioni di voti aprivano a Franklin Delano Roosevelt la porta della Casa Bianca. II 4 marzo del 1933, assunta la presidenza degli Stati Uniti, l’ex governatore dello Stato di New York rilanciava con il New Deal la dottrina dell’impegno unitario e legalitario presso milioni di cittadini. Gli «anni ruggenti» e il mito dell’opulenza per tutti si palesavano illusioni che il «martedì nero» di Wall Street aveva cancellato senza remissione. Il ritorno all’ordine e alla legalità contribuì a smantellare l’emblematica figura del boss del crimine che il proibizionismo aveva fatto assurgere a modello significativo di una società confusa e spesso ingiusta. La grande rivincita contro la malavita che in un primo momento era stata suscitata più come programma politico elettorale che come impegno civile fu scatenata a tutti i livelli. I mezzi di comunicazione di massa, primi fra tutti la stampa e il cinema, affiancarono accortamente questa campagna, che fu anche usata come deterrente contro soluzioni politiche più radicali; i comics, che sui quotidiani americani svolgevano spesso la funzione di fiancheggiatori delle holding editoriali, furono ampiamente coinvolti in questa operazione.
Il nuovo eroe da proporre era dunque il poliziotto, umile servitore dello Stato ed estremo difensore della legalità. Il soggettista Eddie Sullivan e il disegnatore Charlie Schmidt, seguendo con puntualità questi suggerimenti e in linea con il gusto grafico delle strips naturalistiche, presentarono sulle pagine del «Daily Record» di Boston una striscia che aveva come protagonista un candido adolescente proteso al trionfo della giustizia. La tematica di fondo di questo comic era assolutamente legata alla realtà in atto perché puntava sull’avventura poliziesca e inoltre inseriva la figura di un ragazzo, in questo ricalcando fedelmente la tradizione delle funnies umoristiche, che con la sua intraprendenza avrebbe rinnovato il modello tanto caro a certa letteratura avventurosa ottocentesca.
«Pinkerton Junior», che riproponeva, almeno nel nome, i fasti della più famosa agenzia investigativa americana, ebbe una tale eco di simpatia presso il pubblico che un anno dopo il giovane Pinky e il suo cane Irish furono trasferiti di peso in una striscia a distribuzione nazionale.
Radio Patrol fece la sua comparsa sui quotidiani americani il 16 aprile 1934 e ai due protagonisti di «Pinkerton Junior» furono affiancati l’aitante sergente Pat e la belloccia Molly, una bionda detective regolarmente inquadrata nelle file della polizia. A vivacizzare l’azione, sempre tenuta in primo piano, furono chiamate le sfreccianti auto della Polizia dipartimentale, una specialità nella quale i protagonisti militeranno a simboleggiare l’assoluta legalità delle loro imprese.
Il sergente Pat, un ragazzone dal profilo teutonico al quale non manca il rude coraggio del provinciale arruolatosi nella polizia per vocazione, diventerà con il tempo il titolare della strip. Gli farà difetto la risolutezza nei riguardi della leggiadra Molly: quest’ultima attenderà invano che dalla collaborazione di tante spericolate avventure nascano i presupposti sentimentali e matrimoniali con lo schivo Pat. Fanno da contorno al tutt’altro che stereotipato quartetto il tetragono e zazzeruto capo della polizia e l’agente Sammy, un grassone che costituirà con Pat il celebre duo della trasposizione cinematografica della Radio pattuglia.