Romanzo americano. Lettere tra fidanzati - di Guido Piovene

• EDITORE: Mondadori
  
• AUTORE: Guido Piovene
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1979
• COLLANA: Scrittori italiani e stranieri

1^ edizione.
Pagine 129 - Copertina rigida con sovraccoperta (con tracce di polvere al retro).
Libro in buone condizioni.

Questo romanzo postumo di Guido Piovene - iniziato nel ’50 e subito interrotto dal viaggio in America, per essere poi ripreso e completato tra il '73 e il '74 - ha come protagonista un giovane, Michele, profugo politico negli Stati Uniti a metà degli Anni Trenta: la violenza del fascismo ha già colpito a morte il suo amico Eugenio, fratello della sua fidanzata, e lo induce a scegliere l’esilio presso uno zio medico di origine italiana, ma naturalizzato americano. Il giovane si inserisce gradualmente nella società di Boston, dapprima attraverso il mondo studentesco della Facoltà di Fisica, poi attraverso i contatti della sua attività professionale; ma al tempo stesso conserva le sue radici italiane, sia attraverso il rapporto epistolare, intenso e continuo, con la fidanzata, sia attraverso l’attenzione dolorosa alle vicende politiche. La tragedia della guerra, nella quale muore lo zio, sembra accentuare il suo legame con la terra che lo ospita: ma l’arrivo della fidanzata e lo slancio vivificante del suo amore maturano in lui la consapevolezza che il suo destino deve compiersi in patria. E il ritorno di entrambi nella Lombardia amata arricchirà e renderà salda la loro unione e sereno il loro rapporto con gli uomini e le cose.
Opera delicata e magistrale di introspezione psicologica, che esplora il complesso rapporto tra i due fidanzati, questo romanzo di Piovene è anche il quadro della società americana in un quindicennio cruciale, tra il ’35 e il ’51, analizzata nelle sue contraddizioni vitali: esse si incarnano anche in personaggi memorabili, come zia Bessie, tanto generosa e spontanea nella sua espansività quanto docile ai miti sociali dell’ottimismo e dell’altruismo conformistico. Ancora una volta Piovene riesce a fondere, in una narrazione di rara trasparenza, la sua vocazione saggistica, la sua esperienza cosmopolitica e il suo talento creativo. E il respiro umano della vicenda finisce con il coincidere con il ritmo cosmico, simboleggiato, nella pace del finale, dai pianeti tranquilli, grandi esseri ancora affettuosi che conciliano l’amore e il sonno.