Squilibrio italiano e vincolo europeo - di Giulio Conti

• ISBN: 9788896901656
• EDITORE: Edizioni Lotta Comunista
  
• AUTORE: Giulio Conti
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
• COLLANA: Analisi

Pagine 367 - copertina flessibile con risvolti.
Libro in ottime condizioni.

Ogni libro è strumento e testimone di una battaglia politica, ogni battaglia politica chiede di essere compresa nel tempo lungo della strategia rivoluzionaria. Il secolo dell’Asia scuote l’imperialismo europeo in tutte le sue espressioni, ma ritardi e fragilità politiche italiane determinano a Roma oscillazioni più ampie. È qui che si pone la questione dei nuovi termini dello squilibrio italiano. L’analisi di cinquant’anni fa, all’incrocio tra ritardo istituzionale e fattori storici del fattore morale e della cultura politica italiana, vedeva comunque quelle disfunzioni come effetto del lungo sviluppo postbellico. Si era al culmine del ciclo di ascesa della socialdemocratizzazione, i decenni del miracolo economico che avevano moltiplicato redditi e patrimoni. Trent’anni fa, nello sviluppo e nella ristrutturazione sociale degli anni Ottanta, si sono aggiunte le trasformazioni della tarda maturità imperialista, i nuovi strati salariali delle mansioni impiegatizie e dei tecnici produttori, e le nuove combinazioni della famiglia plurireddito e proprietaria. Ciò ha trascinato e in parte riconfigurato i termini dello squilibrio italiano, in una ristrutturazione mediterranea che aveva però i piedi d’argilla di un compromesso sociale finanziato a debito. Con gli anni Novanta, e ancora di più con il nuovo secolo, le collisioni della globalizzazione hanno mutato alla radice forze e caratteri della contesa mondiale, e ciò trasforma appunto i termini dello squilibrio italiano: se quelle descritte cinquant’anni fa furono le forme di oscillazione politica nella fase di massima ascesa della socialdemocratizzazione, che ne è oggi di quello squilibrio nel nuovo ciclo politico, nella fase discendente della socialdemocratizzazione, nelle contraddizioni della nuova fase strategica e del declino atlantico?