Trecent’anni dell’Accademia Militare (1678 - 1978)
Trecent’anni dell’Accademia Militare (1678 - 1978)
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EDITORE: Stampato In Proprio
- AUTORE: Gen. C.a. Enrico Ramella
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1978
Pagine 60 - con 15 fotografie in bianco e nero.
Copertina morbida (con alcune macchioline e lievi tracce di polvere).
Libro in buone condizioni.
Premessa:
Il compimento di trecento anni di vita della nostra Accademia Militare non è ricorrenza da lasciar trascorrere inosservata.
Tre secoli di storia, infatti, nello sviluppo di un’istituzione come questa, non sono poca cosa, tanto più data l’importanza degli avvenimenti accaduti nel periodo di tempo considerato e la loro ripercussione sulla storia d’Italia. La nostra Patria, in realtà, nella seconda metà del ’600, era poco più che un’espressione geografica, ripartita nelle sue varie regioni: dominio di imperi stranieri, o serrata tra potenze bellicose ed oggetto delle loro cupidigie, o estraniata dalla vita degli altri stati italiani, o dilaniata da discordie interne e da partiti esterofili, od indebolita da estenuanti lotte col turco, o, per la sua natura teocratica, volta maggiormente a trattare i problemi politici con visione generale anzichè con metro nazionale. Lo stesso Ducato di Savoia, pur non immemore della generosa guerra di indipendenza italiana bandita da Carlo Emanuele I, trovava fatica a mantenere la sua tradizionale politica di indipendenza e di tendenza all’espansione, minacciata, come era, dall’invadenza dei potenti vicini e resa più debole ed incerta dalla reggenza di Madama Reale la Duchessa Cristina e dalle lotte tra Madamisti e Principisti.
E’ in questo quadro storico che il Duca Carlo Emanuele II aveva deciso - fin dal 1669 - di fondare la Reale Accademia di Savoia e, nel 1675, concretò l’idea, iniziando la costruzione del grande palazzo destinato ad ospitarla secondo il progetto disegnato dal famoso architetto Conte Amedeo di Castellamonte.
Poco dopo il Duca morì, ma la costruzione del palazzo prosegui e la volontà dell’istituzione dell’Accademia fu fatta propria dalla vedova, Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, Duchessa di Savoia, reggente dello Stato durante la minorità del figlio Vittorio Amedeo, tanto che il 1° settembre 1677 la Reggente poteva inviare a tutte le corti d’Europa il bando redatto in italiano, latino e francese preannunciante l’apertura della Accademia per il 1° gennaio del seguente 1678.
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