Un matrimonio felice - di Heinz G. Konsalik - Rizzoli

• EDITORE: Rizzoli
  
• AUTORE: Heinz G. Konsalik
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1979
• COLLANA: La Scala

1^ edizione marzo 1979.
Pag. 258 - Copertina rigida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni con pagine un pochino scurite.

Nella Germania affamata, distrutta dalla guerra, occupata dagli alleati, rosa dal tarlo della delinquenza, della borsa nera, della prostituzione, un uomo torna a casa. Ma quale uomo? E quale cosa? Da qui Heinz G. Konsalik prende lo spunto per il suo romanzo che si annuncia come il racconto di una sostituzione di persona: durante i giorni terribili della controffensiva sovietica sul fronte russo, l’aspirante ufficiale Hellmuth Wegener, destinato nella vita civile a una brillante carriera di medico, ferito mortalmente, prima di spirare chiede all’amico caporale Peter Hasslick, nella vita civile fabbro a Osnabrück, di assumere la sua identità. Sono entrambi soli al mondo: le loro case e le loro famiglie sono state distrutte sotto i bombardamenti. A piangere il morente Hellmuth Wegener non rimarrebbe che la dolce, affascinante Irmi, la ragazza che Wegener ha sposato per procura, al fronte, senza averla mai conosciuta. Un amore sbocciato attraverso le lettere e concluso con un matrimonio che vuol essere una disperata affermazione di ottimismo contro la guerra e la morte. Per questo Wegener supplica Hasslick di assumere la sua identità, di dare a Irmi quell’amore e quella felicità che lui, ormai al termine della vita, non potrà più darle. Davanti all’amico morente Hasslick promette, e da questo gesto di carità fraterna nascerà quel matrimonio felice del titolo che unirà fino a che Dio non vi separi Irmi e Peter-Hellmuth.
Partito da questa situazione l’Autore, attraverso il racconto, lungo il filo degli anni, di una invidiabile unione - e pur mantenendo la sottile tensione emotiva dello scambio di identità che potrebbe essere scoperto ad ogni momento con conseguenze disastrose - costruisce quello che è forse l’aspetto più interessante del romanzo: il ritratto di un tedesco del dopoguerra che non è solo un self-made man, ma è un uomo della nuova Germania, quella che vuole dimenticare i campi di sterminio e Hitler e il Reich millenario. Il fabbro Peter Hasslick, per diventare il grande industriale Hellmuth Wegener parte infatti da zero nell’anno zero della Germania. Egli non ha un retroterra politico, non ha odii o renvanchismi da soddisfare, non ha situazioni preesistenti da ricostruire. Ha solo la forza che gli deriva da un matrimonio felice e da una grande fiducia nella capacità dell’uomo di superare anche la più dura delle disfatte.