Scommessa sulla morte. La proposta cristiana: illusione o speranza?

Dettagli prodotto :

• ISBN: 880503746x
• EDITORE: S.e.i. Società Editrice Internazionale - Torino
  
• AUTORE: Vittorio Messori
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1982

Pagine 414 - copertina morbida (un pochino ingiallita / scurita in alcuni punti).
Libro in buone condizioni.

Nell’autunno del 1976 un giornalista pubblica un libro dopo una lunga, solitaria inchiesta. Esplode, clamoroso, il caso di «Ipotesi su Gesù» che in Italia supera il mezzo milione di copie. Entusiasmi e polemiche dilagano anche all’estero: le molte traduzioni (dal finlandese al cinese, passando per una dozzina di altre lingue) fanno del libro forse l’opera italiana contemporanea più diffusa, discussa, amata in tutto il mondo. Lo straordinario, persistente successo non travolge però l’autore che - appartato e ostinato - continua una ricerca che è personale ben più che professionale.
Dopo anni di lavoro, Vittorio Messori propone ora un’altra tappa sul cammino iniziato. L’indagine si amplia e si approfondisce, affrontando il problema che è nel cuore stesso del messaggio di Gesù: il senso della vita; e, dunque, della morte.
Tutte le ideologie dominanti (dal marxismo, al liberalismo, al radicalismo) ignorano o nascondono il dramma della morte, non avendo risposte. Ma rimozione e occultamento sono tra le cause della sofferenza personale e del disagio sociale che oggi ci affliggono. Dimenticare o negare la realtà non migliora la vita, ma la rende disumana. Ora, soprattutto, mentre la caduta degli idoli secolari ci fa più nudi e disarmati di fronte al nostro destino e al suo mistero.
Questo libro è dunque un razzo lanciato nel buio per segnalare il problema più personale ed urgente; per indicare una possibile via di soluzione; per esaminare infine un luogo - una Chiesa - dove vita e morte sono affrontate con parole e fatti di cui si vaglia la credibilità. Allergico al kitsch clericale ma anche ai miti laici, Messori dà notizie: in modo onesto, chiaro, vigoroso. Non però per andare «contro», ma per andare «oltre». Non per rallegrarsi del fallimento delle speranze, ma per additare una Speranza di cui egli stesso ben conosce le difficoltà. Eppure - come qui si mostra dopo un viaggio avventuroso e drammatico - altra possibilità forse non ci è data.