A guerra aperta (La signora di Riondino - La marchesa Falconis) - di Edoardo Calandra

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• EDITORE: Vallecchi Editore - Firenze
• AUTORE: Edoardo Calandra
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1971
• COLLANA: Ottocento italiano - Narratori

A cura di Silvio Ramat.
Pagine 394 - copertina rigida in similpelle con titoli color oro al piatto e al dorso, sovraccoperta.
Libro in buone condizioni.

Coinvolte nell’amara prova di una «guerra aperta», nel Piemonte di Vittorio Amedeo II fra Sei e Settecento, le protagoniste di quel dittico narrativo non propriamente simmetrico che è A guerra aperta (pubblicato da Edoardo Calandra - 1852 / 1911 - nel 1906) possono fornirci più d’una indicazione sulla via presa dal personaggio letterario al di là della Scapigliatura e del verismo. Difatti interpretare la figura di Enida, signora di Riondino, solo alla luce di qualche indubbia ascendenza di patetismo romantico vorrebbe dire trascurare il più, ovvero quei nuclei d’angoscia su cui si fonda la sua storia e che quanto più paiono irriflessi tanto meglio si meritano l’attributo di esistenziali. Sono pressappoco gli stessi patemi che inibiscono Laura, marchesa di Falconis, sulla quale fa perno la prima parte del romanzo che le s’intitola, ricco di ambizioni strutturali, intrecci, colpi di scena. Due donne sterili, Enida e Laura; lontani i loro sposi, appunto in quella «guerra aperta» che riuscirà fatale a Enida; e ora per ora l’incubo del vuoto, il dissesto psico-fisico, che provoca il delirio in Enida e le superstizioni, le voglie «nere» in Laura. Tanto basta a deviare il progetto di romanzo storico dall’ortodossia manzoniana che pure è un modello mai smentito: e a una lettura in chiave psicologica questo Calandra ancor oggi resiste, o riserva comunque la sorpresa di illuminazioni spregiudicate, che ravvivano il testo anche là dove magari s’indulge a un idillio arcaizzante o al piacere acceso del romanzesco.