Archeologia e Bibbia - di Alan Millard - Edizioni San Paolo

Dettagli prodotto :

• ISBN: 9788821515859
• EDITORE: Edizioni San Paolo
  
• AUTORE: Alan Millard
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1995

Pagine 192 - fotografie ed illustrazioni a colori.
Copertina morbida.
Libro in buone condizioni, qualche macchiolina di umidità nella prima pagina dopo la copertina ed ai bordi esterni.

Un agricoltore scopre una città sepolta.
Un pastore lancia casualmente un sasso nella buca di un dirupo e si trovano i rotoli del mar morto.
Dietro a una porta sigillata si trova il tesoro di Tutankhamon.
Storie come queste danno all’archeologia un fascino sempre nuovo. Nel caso della Bibbia c’è anche una dimensione ulteriore: il fascino di trovare dei collegamenti col testo sacro. Fino a che punto le scoperte aiutano a «dimostrare» l’attendibilità del testo biblico?
I tesori sono differenti come le storie che riguardano la loro scoperta. C’è l’oro e l’argento che incantano anche i più appassionati cacciatori di tesori. Più sorprendenti e ugualmente affascinanti sono i documenti scritti che danno la chiave di lingue dimenticate e rivelano civiltà sconosciute. Scoperte come la grande torre templare di Ur, le pitture tombali dei mattonai egiziani, i palazzi d’avorio, le lettere, le iscrizioni arricchiscono la nostra conoscenza del mondo in cui fu scritta la Bibbia, gettando nuova luce sul suo straordinario messaggio.

Dalla prefazione:
Da oltre un secolo si scrivono libri per dimostrare che le scoperte archeologiche fatte nel Medio Oriente possono parlarci della Bibbia. Qualcuno usa l’archeologia per cercare di dimostrare che la Bibbia è vera; altri invece la ritengono meno importante di altri metodi per studiare gli antichi documenti biblici. Le opinioni cambiano e le nuove scoperte portano altre informazioni; perciò c’è sempre posto per un nuovo libro che descriva cosa s’è trovato e ne dimostri il valore.
In questo libro si esaminano le scoperte, i metodi con cui sono state interpretate le cose trovate e la maniera con cui sono intese oggi. Le scoperte sono molto più numerose di quelle da noi presentate, in particolare i documenti che nominano delle popolazioni oppure che usano parole ebraiche e greche incontrate nella Bibbia; ma se le avessimo prese tutte in considerazione, il libro sarebbe diventato troppo grosso e forse anche troppo noioso.
Alan Millard