I Templari in Piemonte. Ricerche e studi per una storia dell’Ordine del Tempio in Italia

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• EDITORE: Biblioteca Della Società Storica Vercellese
  
• AUTORE: Luigi Avonto
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1982

Pagine 191 - con alcune fotografie in nero.
Copertina morbida con evidenti tracce di umidità sia al piatto che al retro.
Libro in buone condizioni con macchioline di umidità al bordo esterno.

Presentazione:
La storia dell’Ordine del Tempio - di quell’Ordine religioso-cavalleresco, cioè, che fu creato dopo la prima Crociata, per il presidio dei Luoghi Santi e per la difesa delle vie percorse dai pellegrini che colà si recavano, vie sovente infestate da briganti e da predoni - presenta ancora ai nostri giorni varie lacune. Ciò va detto in modo particolare circa gli sviluppi che l’Ordine ebbe in Italia principalmente nelle regioni di confine, per ove passano quelle vie che a quei tempi costituivano un itinerario obbligato per i pellegrini suddetti. Appare strano, quindi, che proprio riguardo a queste regioni, ove esso ebbe una particolare fioritura, la storia dell’Ordine sia stata alquanto trascurata.
Una di tali lacune è stata ora colmata dall’opera di un giovane e valoroso studioso vercellese, Luigi Avonto. In questa sua opera, che è la risultante di indagini pazienti, minuziose e coscienziose compiute dal giovane Autore nei vari archivi locali, nonché della sua ampia conoscenza della bibliografia, non certo esauriente, relativa all’argomento trattato, Luigi Avonto ha dato un contributo veramente originale e notevole alla ricerca storica sulle vicende dell’Ordine del Tempio nella nostra regione piemontese, sfatando antichi luoghi comuni e conoscenze erronee, derivanti da troppo superficiali indagini ed idee preconcette sull’argomento, che qui viene trattato, invece, con ben altra serietà ed impegno.
L’opera dell’Avonto costituisce, quindi, una trattazione organica e completa di un tema che precedentemente era stato soltanto oggetto di lavori settoriali e di storie locali: lavori che ora appaiono, per lo più, invecchiati e superati dal progresso degli studi. Ed in essa va particolarmente notato il rilievo dato agli sviluppi che l’Ordine ebbe nella terra vercellese, in quei tempi in cui la nostra Vercelli era uno dei maggiori nodi stradali del Piemonte.

Luigi Avonto merita, quindi, le più vive felicitazioni del mondo della cultura, ed in particolare della cultura vercellese, per averci fatto conoscere un aspetto poco noto, e finora non indagato a sufficienza, della gloriosa storia bimillenaria della nostra regione e della nostra città.
Pier Giovanni Caron
Professore ordinario di diritto ecclesiastico nell’Università di Padova