Il profumo delle Alpi - Musumeci e Bini Editori

• EDITORE: Musumeci E Bini Editori
  
• AUTORE: Rosa Glarey, Daniela Magnini, Francesca Mussone, Giuseppina Simonetti - Fotografie Gianfranco Bini
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1987

Pagine 96 - fotografie a colori di Gianfranco Bini.
Copertina rigida in tela color verdino con sovraccoperta a colori.
Libro e cofanetto rigido in tela in ottime condizioni.

Fotografare i fiori è servirsi al minimo della tecnica, del mestiere, e tornare alla semplicità dell’infanzia, a quella specie di sintonia cosmica, ignara di mediazioni. Rimuovere sovrapposizioni, filtro e pretese. Tornare ad inserirsi nel contesto della natura, cercando di stonare il meno possibile. Guardarla e documentarla, semplicemente: a lei non occorrono effetti ed esaltazioni, sa imporsi da sola, è giunta fino a noi con intatto il segreto del suo splendore, affidato al vento, all’insetto.
Domani qualcuno tenterà forse manipolazioni genetiche anche sui fiori alpini, e l’incanto sarà finito.
Cammini a primavera a: bordi delle morene ed arriva improvviso alle narici un sentore in tutto simile a quello che ti portavi dentro - soffocato da ben diverse fragranze - respirato in un’altra piega di monte, ieri o cent’anni fa. Ed indovini la genziana ed il trifoglio, il ranuncolo glaciale che allunga radici rossastre fiorite di seta sotto i primi roccioni ancora umidi di neve. Subito hai con te i fiori di tutte le stagioni, i cui nomi sono probabilmente superflui non meno delle classificazioni. Senti - vera - la loro fatica di vivere, i crocus e le soldanelle per primi ad affrontare le gelate notturne, i botton d’oro e le viole in fitti stuoli nel sole di luglio, la linaria aggrappata alle sabbie moreniche, la dafne alta sulle scarpate brulle, fino all’ultima campanula barbata che lotta con le nebbie di novembre. Esistere, mostrarsi senza ostentare, colonizzare il proprio lembo.
I testi, a quattro mani, sono nient’altro che tentativi di porsi di fronte alla natura, a ciò che essa esprime. Brevi, per lasciar spazio alle sensazioni personali di chi sfoglia e gli basta forse guardare: semplici inviti a verificare di persona, dentro al libro inarrivabile della natura, i colori, le fragranze, l’ambiente. Ridestare un profumo dimenticato in chiunque conservi in fondo al cuore un angolo d’infanzia ancora aperto al silenzio, alla poesia.