L’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia
L’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia
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Dettagli prodotto :
- EDITORE: Mondolibri
- AUTORE: Arrigo Petacco
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020
Pagine 202 - con 8 pagine di fotografie in bianco e nero fuori testo.
Copertina rigida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni (data e firma di appartenenza nella prima pagina).
Le foibe? «Varietà di doline frequenti in Istria», spiega una delle nostre più diffuse enciclopedie. E non aggiunge altro. Del fatto che queste fosse comuni naturali siano le tombe senza croci di migliaia di italiani vittime innocenti della «pulizia etnica» slava non si parla neppure sui libri di scuola. Come non si parla dell’esodo forzato dei due o trecentomila italiani dell’Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia che furono costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre dalla violenza sciovinista delle milizie del Maresciallo Tito. Eppure è storia di ieri. Una storia coeva di altre tragedie e di altri massacri di cui giustamente si ricorda ogni dettaglio, si onorano le vittime e si condannano i carnefici. Su quanto è accaduto, tra il 1943 e il 1947, in quelle regioni un tempo italiane, grava infatti da mezzo secolo un assordante silenzio. Questo capitolo della nostra storia, che si vorrebbe cancellare dalla memoria collettiva, riemerge con le sue luci e le sue ombre, con le odiose strumentalizzazioni, le colpevoli negligenze e le pesanti responsabilità, da questo libro al quale Arrigo Petacco già lavorava prima che il fenomeno della «pulizia etnica» ritornasse d’attualità con la tragedia dei profughi del Kosovo.
L’esodo è il frutto di una lunga ricerca negli archivi, ma anche dell’attenta lettura della fitta memorialistica e pubblicistica che sono rimaste per anni circoscritte negli ambienti della diaspora giuliana. In questa ricostruzione lontana da ogni interpretazione ideologica, Arrigo Petacco racconta la storia di un lembo conteso della nostra patria, in cui la presenza di etnie diverse ha favorito, di volta in volta, odiose manifestazioni nazionalistiche, quasi sempre alimentate dall’ideologia vincente. Fu infatti il fascismo, con la sua ottusa e violenta azione snazionalizzatrice, a fornire il pretesto, dopo l’8 settembre del 1943, per la barbara e smisurata reazione slava. Una reazione che, basandosi sulla formula mendace «italiani = fascisti, slavi = comunisti» indusse non pochi, anche in casa nostra, a sostenere le ambizioni territoriali del Maresciallo Tito su Trieste e oltre, a giustificare i massacri e a negare un’azione genocida di cui questo libro documenta l’atroce verità.
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