L’uso del territorio in Cina - Mazzotta Editore

• EDITORE: Mazzotta Editore
  
• AUTORE: Enzo Mingione (a cura di)
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1977
• COLLANA: Biblioteca di nuova cultura - n. 47

Pag. 225 - Copertina morbida.
Libro in buone condizioni (pagine leggermente scurite dal tempo).

Sommario:
Introduzione di Enzo Mingione - La contraddizione tra città e campagna - Dalla città di consumo alla città di produzione - Decentramento e autonomia locale - Un’ecologia che parta dall’uomo - Politica territoriale e lotta tra le due linee - L’industrializzazione come fattore di sviluppo diffuso - La questione delle abitazioni - Taking, un esempio di nuova comunità socialista.

Il problema del rapporto tra città e campagna nell’ambito dello sviluppo socialista costituisce un nodo fondamentale del dibattito teorico marxista ed è importante per la definizione concreta del modello di accumulazione socialista. Questo volume che raccoglie, preceduta da un lungo saggio introduttivo, una serie di articoli e di documenti cinesi, mostra come le contraddizioni tra città e campagna, il problema delle abitazioni, la questione delle aree depresse e dell’ecologia siano affrontate nella esperienza più recente dello sviluppo socialista della Cina popolare.
Partendo dalla problematica più generale si sono affrontati temi specifici come l’industrializzazione delle campagne, la questione della pianificazione territoriale dal basso e del decentramento amministrativo, il problema del risanamento degli «slums» e della costruzione dei nuovi quartieri residenziali, dell’edilizia urbana e rurale, l’edificazione di nuove comunità, dove viene meno la rigida divisione del lavoro tra agricoltura, industria e settore terziario. In linea di tendenza, si cerca di realizzare in Cina un modello di sviluppo industriale in cui la campagna non sia spopolata e rapinata, le città non crescano su se stesse fino a diventare impossibili concentrazioni di decine di milioni di abitanti; dove la crescita economica non crei né deserti né sacche di sottosviluppo e la divisione del lavoro tra agricoltura, industria e servizi tenda a riassorbirsi progressivamente.

Il CRMP (Centro ricerche sui modi di produzione), fondato con il nome di Centro F. Fanon nella prima metà degli Anni Sessanta, promuove e organizza lo studio del problemi dell’imperialismo, dello sviluppo e della costruzione del socialismo, e inoltre del mercato e della organizzazione del lavoro in Italia.