La Cassa di Risparmio di Biella nei suoi primi cento anni (1856 - 1956)

• EDITORE: Editrice La Cassa Di Risparmio Di Biella - Sandro Maria Rosso
  
• AUTORE: AA.vv.
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1956

Pagine 103 + 57 pagine di Rendiconto dell’esercizio 1955.
La pubblicazione contiene 4 tavole in nero del pittore Guido Mosca, 9 fotografie in bianco e nero applicate, 1 ritratto di Mons. Losanna a colori, applicato, 1 disegno della Sede Centrale della Cassa di Risparmio di Fulvio Sirio.
Copertina morbida protetta da copertina in plastica color verde.
In buone condizioni (un paio di macchioline in alcune pagine).

Ricorre quest’anno il primo centenario di vita della Cassa di Risparmio di Biella.
Tutto un secolo di alacrità di opera protesa verso una lungimirante realizzazione eminentemente sociale orientata a creare l’amore del risparmio in tutte le classi lavoratrici e modeste, a sovvenzionare quelle manifestazioni di lavoro inerenti alla piccola industria ed al commercio medio che tanto incidono nella formazione della vita economica della Nazione e nell’equilibrio della stessa, ad intuire le necessità dei molteplici istituti benefici, a scoprirne le esigenze più assillanti ed a creare i presupposti di un sano intervento. Opera apparentemente semplice e modesta, ma che se ben analizzata nel suo intimo è ragione di legittima profonda soddisfazione per quanti furono, sono e saranno chiamati a dare il loro contributo, dal più elevato al più modesto.
Celebrazione di un centenario maturatosi nell’immediatezza di grandi e difficili problemi sociali, naturale conseguenza di una terribile guerra. Ciononostante nell’opera di ricostruzione morale e materiale che il nostro Paese ha pur saputo intraprendere con virilità di intenti, la Cassa di Risparmio di Biella è stata partecipe della comune e dura fatica del risorgere dimostrando che occorre vincere i tempi difficili con istituzioni e uomini che sappiano assumere iniziative e responsabilità, forti della loro fede, della giustizia e della solidarietà umana. Pertanto un secolo che sancisce la particolare funzione sociale ed economica dell’Istituto e che addita l’inderogabile necessità di continuazione e di evoluzione.
Ora se la continuazione di un programma, che trova rispecchio nelle considerazioni che precedono, appare sforzo svolgentesi su un piano di normalità, si deve pure considerare che il pregio dell’iniziativa è privilegio di intelligenza superiore e di cuore eletto e perciò, su questo piano spirituale, il nostro pensiero deve essere proteso con tutto lo slancio verso la eletta figura dell’illustre e modesto prelato, Mons. Losana, certi che la nobile sua anima in questa ricorrenza scenderà fra noi gioiosa e benedicente.
A tutti i nostri collaboratori esprimiamo il nostro grazie.
L’Amministrazione