La guerra partigiana nel Veneto - di Umberto Dinelli - Marsilio

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• EDITORE: Marsilio
  
• AUTORE: Umberto Dinelli
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1976
• COLLANA: Testimonianze

Introduzione di Sandro Pertini.
Pagine 229 - copertina morbida.
Libro in buone condizioni.

La prima regione invasa dai nazisti, l’ultima liberata: i grandi rastrellamenti, il dramma del Cansiglio, la tragedia del Grappa, la lunga lotta di liberazione di un popolo.

La letteratura resistenziale veneta è scarsa, eppure di autentica portata storica sono le vicende partigiane che scossero questa terra di confine dal 1943 al 1945. Seimila patrioti caduti, la prima regione ad essere invasa e l’ultima a liberarsi, determinando la rotta dell’esercito nazista in Italia: il Veneto conobbe così la prima ed entusiasmante fase della Resistenza, e l’ultima già venuta di delusione e di amarezza. Su questi dati si innesta l’indagine di Dinelli il quale, partendo da un profilo socioeconomico del Veneto durante il fascismo (il Veneto dei Cini, dei Volpi, dei Marzotto) individua nelle prime, ancora timide strutture organizzative dei lavoratori (cooperative, leghe operarie) e negli scioperi che dopo il 25 luglio scossero Porto Marghera, Schio, Valdagno e Padova, i presupposti della lotta resistenziale. Nella quale, a renderla più autentica, si innesterà un fenomeno fino ad allora sconosciuto: la saldatura fra operai, intellettuali, studenti e contadini, della quale l’Università di Padova, guidata da Marchesi e Meneghetti, sarà lo stimolo prima e la guida poi.
L’indagine dell’Autore si allarga in tal modo fino a toccare i grandi temi storiografici resistenziali: la diversificazione fra partigiani e politici, gli equivoci delle missioni alleate, l’attesismo paralizzante nella pianura lottizzata tra formazioni di diverso colore politico. l’originale e fervido slancio rivoluzionario delle divisioni Nanetti nel Bellunese e Garemi nel Vicentino. E ancora, la denigrazione faziosa, le calunnie brucianti contro i partigiani, i travagli e le crisi interne dopo i rovesci dell’autunno ’44, lo sforzo appassionato per rilanciare gli uomini e il movimento verso il trionfo di primavera. Infine, i grandi rastrellamenti, il dramma del Cansiglio, la tragedia del Grappa, gli eccidi, i sicari, le spie. Dunque l’alto prezzo del riscatto pagato dai Veneti, gente mite e libertaria, entrata nella Resistenza come plebe e uscitane come popolo.