La mia testimonianza - di Edda Ciano - Rusconi

Dettagli prodotto :

• EDITORE: Rusconi
  
• AUTORE: Edda Ciano
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1975
• COLLANA: La storia da vicino

1^ edizione ottobre 1975.
Pagine 233 - copertina morbida.
Libro in buone condizioni con bordi esterni scuriti e pagine un po’ brunite in particolare verso i bordi.

Questo libro, nato da una lunga serie di conversazioni di Edda Ciano con il giornalista francese Albert Zarca, vede la luce a oltre trent’anni di distanza dalla fucilazione di Galeazzo Ciano, un episodio tra i più discussi della seconda guerra mondiale, tanto più misterioso e sinistro per l’atmosfera di faida familiare, di intrigo politico e di rivalità faziose in cui si consumò tragicamente.
Nel trentennio trascorso dall’11 gennaio 1944 si sono succedute ricostruzioni e interpretazioni in cui hanno preso la parola tutti i testimoni rintracciabili, dai giudici ai compagni di prigionia del condannato, dai carcerieri ai fucilatori; tutti, meno il testimone più atteso e più importante: Edda Ciano.
Edda Ciano afferma di «non essere animata da spirito di vendetta contro Benito Mussolini, mio padre, né dal desiderio di fare di mio marito un eroe o un martire»; e aggiunge: «Non m’importa che alla fine di questo libro si scopra un Ciano più grande o più piccolo, migliore o peggiore di quello che si conosceva prima. Voglio che si sappia la verità».
Edda Ciano risponde agli interrogativi più brucianti, quelli che riguardano il «tradimento» di Galeazzo Ciano e il mancato intervento di Mussolini a favore del genero condannato; rivela tutte le fasi della sua vicenda personale nelle giornate che precedettero e seguirono la fucilazione del marito; ma racconta anche gli altri capitoli della vita di Galeazzo, senza tacere su quelli più delicati, sulla sua rapida carriera di «delfino» e sulle sue amicizie femminili, fine agli incontri in carcere con l’enigmatica Frau Beetz,
«Non una sola volta», scrive Albert Zarca nella sua introduzione, «non una sola volta, nel corso dei nostri colloqui, Edda Ciano sfuggì a una domanda imbarazzante. E quando la memoria poteva farle difetto, spesso non esitò ad accompagnarmi da altri testimoni per autorizzarli a parlare con me... Così, durante mesi di lavoro, mi si rivelò, io credo, anche la vera personalità di Edda Ciano. E ciò rende ancora più avvincente la sua testimonianza».