Le caste pareti - di Giuseppe Cassieri

• EDITORE: Garzanti
  
• AUTORE: Giuseppe Cassieri
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1973
• COLLANA: Romanzi moderni

1^ edizione ottobre 1973.
Pag. 193 - Copertina rigida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni (pagine abbastanza scurite in particolare ai bordi); presenti dedica e firma dell’autore nella prima pagina bianca dopo la copertina.

Una coppia modello. Lui, Menandro, medico alla moda del corpo e dell’anima, cura clienti facoltosi facendoli fluttuare in un metaforico liquido amniotico al suono di Frescobaldi, Pergolesi o Cherubini. Lei, Elide, titolare di una rubrica di consigli femminili, ci fa entrare in prima persona parlando, appunto, come una rubrica stampata tra le caste pareti del suo ménage coniugale. La loro vita (condominio modello, appartamento modello, attrezzature modello) ruota, assai ragionevolmente, intorno alla posizione reciproca dei loro letti; di pagina in pagina, di capitolo in capitolo, li troveremo via via paralleli, ortogonali, diagonali, di nuovo paralleli, in una sorta di balletto puntiglioso e vagamente sinistro... Al di là, al di sopra di questo microcosmo ordinatissimo e allucinato si scatenano, o potrebbero scatenarsi, uragani magnetici, alitano, o potrebbero alitare, ambigui e silenziosi influssi astrali: che Menandro commenta per sé e per la compagna su un registratore « professionale», agghiacciante prolungamento tecnologico della sua fisicità. Che cosa mai potrà succedere a due personaggi così acculturati e sublimati, così perfettamente a loro agio nei panni asettici e sontuosi della stravagante banalità contemporanea? Stranamente, qualcosa succede: una crisi minima e misteriosa inceppa l’accurato meccanismo erotico della coppia, sollevando nel bicchier d’acqua della loro esistenza una tempesta di dubbi, reticenze e rancori destinati a comporsi ma non forse a dissolversi in un lieto fine scandalosamente beffardo. Comico e raccapricciante, paradossale e malinconico, il nuovo romanzo di Cassieri conferma l’aggressiva sottigliezza di uno dei pochi autentici umoristi (in senso moderno) della nostra letteratura.