Milano. Un’antologia - Skira
Milano. Un’antologia - Skira
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Dettagli prodotto :
- ISBN: 8876241450
- EDITORE: Skira
- AUTORE: Guido Aghina E Diana Georgiacodis
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006
Pagine 133 - con 64 pagine di tavole a colori fuori testo.
Copertina in tela color blu protetta da pellicola di acetato.
Libro in più che buone condizioni.
Dall’introduzione di Luigi Cavalli:
Esiste uno stereotipo, consolidato ormai da una lunga tradizione, secondo il quale Milano, innegabilmente (come dicono anche le più telegrafiche guide) la seconda città d’Italia per popolazione, ma la prima per importanza economica, sarebbe riconoscibile e grande solo per la sua tradizione mercantile e produttiva.
Esso sembra affondare le sue radici nella maniera un poco autoironica in cui i milanesi hanno sempre amato riconoscere se stessi: quasi con la civetteria di un mandarino cinese che accogliesse l’ospite definendo una povera e umile casa un suo palazzo poco meno esteso della città in questione. Tuttavia, volto com’è a celare sotto un sostanziale understatement la realtà di un vero e profondo amore che lega i milanesi alla propria città, tale atteggiamento non rende giustizia a quella ben più ricca e feconda tradizione di cultura, civile ed estetica, e a quell’impasto di ritrosia (quella modestia un po’ guerriera che il Manzoni presta a Lucia Mondella) e di profondo affetto che ha improntato nei secoli l’opera di tanti intellettuali, scrittori e artisti.
Sia il florilegio di testi, sia la galleria di dipinti e grafiche che quest’antologia propone sono prova di quanto l’anima della città abbia ispirato la produzione letteraria e artistica dei tanti italiani e stranieri che in epoche diverse l’hanno visitata, abitata, osservata e, comunque, amata.
I brani in prosa qui selezionati sono opera di autori molto diversi e spesso molto lontani per collocazione temporale, cultura e stile, dal due-trecentesco Bonvesin de la Riva a un nostro contemporaneo come Carlo Castellaneta, da scrittori milanesi doc come Alessandro Manzoni (1785-1873), Carlo Cattaneo (1801-1869), Giuseppe Rovani (1818-1874), Emilio De Marchi (1851-1901), Alex Visconti (1884-1955), Carlo Emilio Gadda (1893-1973), Orio Vergani (1898-1960), Ciro Fontana (1917-1986), Alberto Vigevani (1918-1999), a scrittori e simpatizzanti come il francese Stendhal (Henri Beyle, 1783-1842) e il suo biografo Paul Arbelet (m. 1938), l’inglese Charles Dickens (1812-1880), lo statunitense Mark Twain (Samuel Langhorne Clemens, 1835-1910), i catanesi Luigi Capuana (1839-1915) e Giovanni Verga (1840-1922), il comasco Paolo Valera (1850-1926), l’ateniese-parigino-ferrarese-romano Alberto Savinio (Andrea de Chirico, 1891-1952), il napoletano Giuseppe Marotta (1902-1963), il parmense Giovannino Guareschi (1908-1968), il salernitano Alfonso Gatto (1909-1976), l’ucraino-milanese Giorgio Scerbanenco (Vladimir Scerbanenko, 1911-1969), il rumeno-statunitense Saul Steinberg (1914-1999), l’amalfitano Gaetano Afeltra (1915-2005), il pavese Gianni Brera (1919-1992), l’agrigentino Leonardo Sciascia (1921-1989), quasi tutti vissuti a lungo a Milano e quasi milanesizzati.
Tutti, in diversa misura, trovano la loro coerenza nel denominatore comune rappresentato dalla città quale protagonista o scenario essenziale della loro narrazione.
Allo stesso modo i dipinti scelti, che testimoniano modi pittorici assai eterogenci, sono qui raccolti a formare una piccola collezione virtuale a tema, non priva di curiosi e arditi accostamenti. Tra questi pittori figurano sia i milanese nati nel XIX secolo (Luigi Bisi, Amanzia Guérillot, moglie di Angelo Inganni, Fi lippo Carcano, Giovanni Sottocornola, Pompeo Calvi, Arturo Ferrari, Luigi Bar tezzati) e nel XX secolo (Savino Labò, Cesare Breveglieri, Attilio Rossi, Aligi Sav su, Ernesto Treccani, Stefano Pizzi) sia i non milanesi: tra i maggiori, del XVII- XVIII secolo il genovese Alessandro Magnasco e i veneziani Bernardo Bellotto e Giuseppe Canella e il friulano Giuseppe Bernardino Bison; del XIX secolo, il bre sciano Angelo Inganni e il francese Maurice Denis; del XX secolo, gli alessandrini Angelo Morbelli e Carlo Carrà, il ferrarese Achille Funi, il reggino Umberto Boccioni, il veneziano Leonardo Dudreville, il sassarese Mario Sironi, il chietino Michele Cascella, il bellunese Dino Buzzati, il savonese Mario Rossello, l’ascolano Tullio Pericoli, il riminese Marco Petrus.
Gli accostamenti giudiziosi (direbbe Gadda) qui proposti possono sembrare inusuali, e le scelte certo opinabili, ancorché - si spera - stimolanti. Questa operazione, peraltro, è stata concepita dai curatori proprio nell’intento di riproporre atmosfere e immagini molto diverse, ma tutte ugualmente care ai cultori della milanesità, e nella convinzione che questa sorta di campionatura possa stimolare molti - e soprattutto i giovani - a (ri)leggere per intero le opere citate e a (ri)scoprire la più vasta produzione degli artisti qui presentati.
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