Quando la Cina si sveglierà.... il mondo tremerà

• EDITORE: Guida Editori - Napoli
  
• AUTORE: Alain Peurefitte
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1974

Pagine 591 - copertina morbida.
Libro in buone condizioni.

Attribuita a Napoleone, la profezia che ha dato il titolo a questo libro non figura in nessuno dei suoi scritti. L’imperatore l’avrebbe pronunziata nel 1816, dopo aver letto la relazione, che citeremo spesso in queste pagine, del « Viaggio in Cina e Tartària di Lord Macartney, primo ambasciatore inglese in Cina.

Dalla prefazione dell’Autore.
Al lettore italiano:
È stato proprio un Italiano a portare per primo in Occidente le immagini della Cina. Marco Polo fu certamente contento di poter nutrire con esse i sogni e gli appetiti delle decine di migliaia di uomini che per secoli hanno intessuto la tela complicata e sottile delle relazioni tra la Cina e l’Occidente.
Forse proprio per questo la Cina ha colpito l’immaginazione degli Italiani più di qualsiasi altro popolo al mondo e questo fascino, a lungo sentito, ha fatto si che essa fosse meno sconosciuta che ad altri. Tuttavia, non può dirsi che sia da loro veramente conosciuta, come non lo è da nessun popolo occidentale. Questi due motivi contraddittori susciteranno probabilmente l’interesse per questo libro che vuole essere allo stesso tempo un saggio ed un reportage.
Nel corso degli ultimi e meno gloriosi episodi dei rapporti cino-europei, la presenza italiana è stata quanto mai discreta. Ma quando la conquista era solamente spirituale e si trattava non di sottomettere i Cinesi, ma di convertirli al Cristo, gli Italiani svolsero un ruolo preponderante: dapprima, con i loro missionari gesuiti, cercarono di trovare una forma cinese al cristianesimo; poi, con i prelati della Curia romana, rifiutarono questa trasformazione che consideravano un’intollerabile adulterazione ed un insultante compromesso.
Mai come allora così poche persone decisero la sorte di milioni di uomini. Bisogna condannare questa rigidità che, secondo la « polemica dei riti », abbandonò la Cina a se stessa? Può la Cina fare a meno di essere se stessa? Una Cina cristiana sarebbe stata meno cinese di una Cina Marxista?
Come ai tempi di Marco Polo, l’Occidentale incontra laggiù un mondo estraneo, assolutamente nuovo per lui. Ma il suo sguardo è meno innocente di quello del Veneziano. Troppa acqua è passata sotto i ponti.
E’ stato detto della Storia che fosse interamente contenuta nella storia romana. Si può dire dell’avventa dell’uomo che - incubi, sogni, sopportazione e successo - sia interamente riassunta nell’impresa cinese.
E’ l’impresa incredibile di un popolo sterminato che questo libro si propone di aiutare a capire.