Venezia e Monselice nei secoli XV e XVI. Ipotesi per una ricerca

Dettagli prodotto :

• EDITORE: Comune Di Monselice
  
• AUTORE: Roberto Valandro (a Cura Di)
• ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1985

Fotografie di Cristiano Bulegato.
Pagine 145 - illustrazioni e fotografie in bianco e nero ed a colori.
Copertina rigida.
Libro in più che buone condizioni con lievi tracce di umidità al bordo inferiore.

Il libro contiene 3 saggi di Roberto Valandro, Chiara Ceschi Sandon, Elisabetta Antoniazzi Rossi.
- Roberto Valandro, Monselice nei primi due secoli di dominazione veneziana
- Chiara Ceschi Sandon, Monselice e le architetture di prestigio in età rinascimentale
- Elisabetta Antoniazzi Rossi, Chiese e monasteri: per un approccio alla vita religiosa monselicense tra i secoli XV e XVI .

Presentazione:
Il problema di un rapporto tra Venezia, la Dominante, e Monselice, territorio autonomo o soggetto, già posto prima della conquista del 1405, ma assume pregnanza di significazioni molteplici dopo la caduta dei Carraresi. Non è esistito, ed occorre sottolinearlo, un ’caso Monselice’, anche se il governo veneziano ha innescato in Bassa Padovana un complicato processo di interventi che ne hanno riplasmato il paesaggio, alterando collaudati equilibri secolari a vantaggio di un’intensificata attività produttiva agricola, confermando antiche predilezioni, come l’industria estrattiva nelle cave, o innovando caratterizzanti pratiche artigianali, facendo maturare i presupposti concreti per migrazioni demiche sopravvissute inalterate, o quasi, fino ai tempi moderni.
L’articolarsi della nostra ricerca denuncia limiti invalicabili. Ci si è mossi su un terreno poco esplorato, con la piena coscienza di ’avviare’ piuttosto che ’concludere’ un itinerario criticamente vagliato. Condizionante por la necessità di giustificare una mostra, che potremmo definire antologica, sulle inespresse potenzialità culturali e documentarie di Monselice, delle sue raccolte civiche, del patrimonio artistico sacro, della monumentalità civile e religiosa, nobiliare e borghese, dei tratti ambientali ridisegnati secando pianificati interventi di bonifica, se in aree rurali, d’abbellimento, se calati nel tessuto medievale di un arroccamento militare attrezzato per essere e castello e citta.
La rassegna Monselice e Venezia nei secoli XV e XVI è stata ospitata tra maggio e giugno nella restauranda Villa Pisani, un ’casino’ fatto costruire da Francesco Pisani quale comodo punto di sosta e di ristoro lungo il viaggio fluviale da Venezia alle terre della Bassa, tra Adige e Colli Euganei. Il palazzetto, affrescato con magnificenza, ha toccato la sensibilità dei monselicensi, sollecitati, da qualche anno, a riappropriarsi del loro passato non certo per assecondare uno spirito campanilistico ormai fiacco, ma nell’intento irrinunciabile di ripensare la città, il centro urbano e i vetusti gangli rurali con quella maturata coscienza storica collettiva che permetta la difesa di un indiscussa individualità, straordinaria ed affascinante, contro i tentativi purtroppo ricorrenti di svilirla o snaturarla, soggiacendo a materiali interessi egoistici, refrattari ad ogni richiamo culturale.
Il taglio divulgativo dei saggi s’inserisce dunque in questa prospettiva di riscoperta e valorizzazione, desiderando gli autori contribuire al dibattito coraggiosamente aperto da quanti, nella pubblica amministrazione, nelle affollate associazioni volontaristiche, nella stampa locale, si sono assunti l’onere non facile di coagulare il desiderio di rinnovamento, il sentimento confuso ma diffuso tra gli abitanti di sentire e volere la Monselice del futuro prossimo ’cosa’ viva, palpitante, a misura d’uomo, orgogliosa delle proprie eredità, umili ed originali insieme, sostanziate dalla forza di una sottaciuta civiltà che la Bassa Padovana ha saputo creare con il duro cammino delle sue millenarie generazioni.
Roberto Valandro
Monselice, giugno 1985.